Donna allo specchio, Tiziano in esposizione a Milano

Durante il periodo natalizio Milano si riconferma come il posto migliore in cui fare shopping e in cui dare il via alla corsa ai regali di Natale, passeggiando tra le vetrine più prestigiose. Ma la città offre anche altre opportunità, soprattutto per gli amanti dell'arte e, tra un negozio e l'altro, dal 3 dicembre al 6 gennaio 2011 è possibile vedere anche "La donna allo specchio", famoso capolavoro di Tiziano, uno dei tanti motivi d'orgoglio della nostra arte e della nostra storia.

L'opera sarà esposta nella sala Alessi di Palazzo Marino per tutto il periodo delle feste natalizie, per cui anche i non milanesi potranno approfittare delle ferie e delle vacanze per vedere il capolavoro dell'artista veneziano, solitamente esposto al Louvre di Parigi accanto alla Gioconda.

L'evento (Tiziano a Milano) è organizzato da Eni cultura e dal comune di Milano, per saperne di più si può consultare online il sito www.cultura.eni.com, in cui si possono trovare informazioni di vario genere sull'opera: dalle interviste a materiale scaricabile, nonché approfondimenti.

Si tratta di un'occasione unica ed imperdibile per poter ammirare da vicino l'abilità di Tiziano e la sua opera enigmatica, prestando particolare attenzione all'uso dei colori, la capacità di rendere "vitali" le luci e le ombre, la cura eccezionale per il dettaglio e il particolare.

"La donna allo specchio" è approdata anche su App Store, l'applicazione è disponibile su iTunes ed offre la possibilità di scattare una fotografia per poi "specchiarla" su diverse superfici, e poi condividerla con tutti gli amici.

Ovviamente l'evento è approdato sui social network, per cui l'opera di Tiziano ha un account su Facebook (dov'è possibile trovare un'ulteriore applicazione e prestare il proprio volto alla Donna allo specchio:http://apps.facebook.com/riflessididonna/) ma anche su Twitter, e non poteva mancare nemmeno YouTube, altra interessante fonte di informazioni video.

Grazie all'esteso utilizzo dei social network e della rete in genere, è ancor più facile diffondere la notizia dell'evento e tutto il materiale necessario per scoprire la storia, le curiosità e le informazioni più importanti su "La donna allo specchio". Certo, guardarla dal vivo è tutta un'altra storia.



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Rock e i suoi fratelli su Rai 5

Vi avevo già parlato di Rai5

il nuovo canale di intrattenimento culturale lanciato dalla RAI con il chiaro obiettivo di appagare tutti e 5 sensi dei telespettatori, ma ora ho l'occasione di parlarne nuovamente per un motivo ben preciso. Infatti la domenica sarà in musica per RAI 5, grazie alla presenza di Omar Pedrini, da sempre uno dei miei artisti preferiti, alla conduzione del programma "Rock e i suoi fratelli". Nel corso del programma l'ex fondatore e membro dei Timoria ci accompagnerà scegliendo tra diversi pezzi storici della musica rock.

 


Così il “Professor Rock” animerà le serate musicali dell'emittente culturale di casa RAI proponendo ogni settimana concerti rock, ma anche pop, ed un viaggio/documentario che accompagnerà gli estimatori della buona musica.
Il primo appuntamento è stato Domenica 12 dicembre, in una puntata incentrata sul grande concerto di Paul Mc Cartney "Good Evening in New York", battesimo in musica del Citi Field di New York con 120.000 persone e sede dello storico concerto che consacrò i Beatles negli Usa nel 1965.

Potete guardare il video di presentazione dell'evento ed in futuro guardare le dirette in simulcast.

Per interagire con Rai5 ecco anche i canali social attivati:

Twitter: http://twitter.com/raicinque e Facebook  http://www.facebook.com/pages/Rai-5/175546622460429    

 

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Calendario Sunset Boulevard 2011 di Enrico Ricciardi

Torna ancora una volta Enrico Ricciardi, noto fotografo delle celebrità nonchè persona molto disponibile, ed il suo calendario benefico. Percorso iniziato nell’ormai lontano 2000 da una collaborazione con l’agenzia di modelle Riccardo Gay, quello di Enrico è stato un lavoro sempre ben fatto e ricco di soddisfzioni, che nel corso degli anni lo ha visto lavorare con le più note starlette della TV.

La cover del calendario Sunset Boulevard 2011 di Enrico Ricciardi

Così un anno dopo il Calendario Mystik, arriva il nuovo Calendario “Sunset Boulevard” 2011, produzione ispirata all’età d’oro di Hollywood che, come solito, vedrà protagonisti delle stelle di primo rilievo, da Natalia Mesa Bush a Justine Mattera, da Silvia Burgio a Roberta Lanfranchi, da Susanna Petrone a Mirka Viola, con il plus della presenza di alcuni sportivi e calciatori come Francesco Coco e Riccardo Montolivo.

Già il nome del calendario dice molto, Sunset Boulevard, la mitica strada Hollywoodiana di Los Angeles tanto famosa da ispirare un film (di Billy Wilder) che vinse addirittura tre Premi Oscar e altrettanto interessante da mettere in testa ad Enrico Ricciardi l’idea di fare un salto nel passato realizzando delle immagini in bianco e nero ispirate alle star di Hollywood della cosiddetta Golden Age degli anni ’30, ’40 e ’50, il tutto avvicinandosi al mondo del burlesque che anche in Italia sta prendendo sempre più piede.
Per finire, oltre a dire che il calendario realizzato da Enrico è veramente belissimo, c’è da dire che essendo di natura benifica, con i proventi sarà possibile acquistare un veicolo appositamente allestito dalla ditta ROLFI che verra’ donato alla fondazione Stefano Borgonovo, ex calciatore
putroppo colpito dalla S.LA.
Senza aggiungere altro vi lascio alle foto del Calendario Sunset Boulevard 2011 di Enrico Ricciardi, fatemi sapere se vi è piaciuto!

My Sky HD, le serie tv e mia mamma

Torno ancora una volta a parlare di My Sky HD, questa volta raccontandovi l’esperienza di mia madre.

Mia mamma è una amante dei film di fantascienza, di azione e delle serie TV, dopo molte fiction made in Italy si è votata ai telefilm americani.

Poco importa per lei l’alta definizione, ha comunque apprezzato molto tutto il resto.
A partire dalla programmazione, oltre ai canali visibili normalmente sul digitale terrestre, il piacere puro arriva con il pacchetto Intrattenimento Serie TV, ben 35 canali (dei quali 3 in HD) dedicate alle più interessanti e note Serie TV,  da Fox a Fox Life (Fox Life +1 e Fox Life +2 compresi), senza dimenticare Fox Crime (anche esso comprensivo di Fox Crime +1 e Fox Crime +2), e poi AXN Sci-Fi, Easy Baby e Babel, dove ha la possibilità di vedere “Grey’s Anatomy”, “Private Practice”, “Mad Men” e “Glee”.

Il primo passo per rendere felice mia mamma è stato insegnarle a registrare con il decoder di My Sky HD i programmi che le piacciono. Così dopo le prime volte in cui ha visto come registrare e rivedere le puntate di “Distretto di Polizia”, si è sbizzarrita passandro alla registrazione di una delle sue serie preferite, “24”. Gioia e Rivoluzione in casa mia, dopo mio papà My Sky HD ha conquistato anche mia mamma!

Ora l’intrattenimento digitale a casa mia ha un’altra dimensione ed ancora devo raccontarvi dei miei nipoti!

Accordo Microsoft-Puglia, una lettera aperta a Nichi Vendola

Mi scrive Giuseppe Barbiero, amico di Cosenza attivo sia in politica che nel campo del FOSS/FLOSS, il quale ha preso a cuore la questione del Protocollo di Intesa firmato tra la Regione Puglia e la Microsoft, scrivendo una lettera aperta all’Onorevole Nichi Vendola, che con piacere, anche se questo blog non è ancora attivo, riporto anche qui.

Caro Nichi, la ringraziamo per essere venuto nella nostra città ad
esporre le sue idee, a dispetto di una frangia di concittadini che
invece ha esposto cartelli di dissenso. Il dialogo deve essere al
centro del dibattito per la crescita non l’odio ed il finto razzismo,
figlio appunto di chi li ha creati.

Mi trovo pienamente d’accordo sull’origine del berlusconismo, e vedo
effettivamente sempre più generazioni nuove, rincoglionirsi di fronte
reality e starlette di scarsa attinenza culturale, e soprattutto
adulare stili di vita appunto propri di chi glieli vuole propinare.

Con questa mia lettera però io vorrei comunicarle che ieri avrei
voluto sentire un Vendola diverso, un Vendola proporre IDEE.

Vede Nichi, tutti siamo contro il precariato. Io sfido chiunque, anche
nei più alti piani di uffici direzionali di grandi fabbriche di dire
di essere a favore di un meccanismo di lavoro così assurdo.

La lotta al precariato oggi, viene fatta, a parole anche da chi lo ha
creato. Sono tutti contro il precariato a modo loro, lo sono Bossi,
Fini, Casini, lo era e sarà Veltroni, lo sono Franceschini e Bersani,
ma giusto in ordine sparso.

Il problema vero a questo punto è chiedersi da cosa è generato il
precariato? Non mi venga a rispondere dal famigerato articolo 18. Il
precariato è generato dal potere. La mia esperienza mi mostra gente
che lavora gratis purchè per grosse imprese perchè FA CURRICULUM, e
non che si impegna magari in progetti anche pagati ma per piccole
aziende.
Fra l’altro questi momenti di crisi hanno visto cadere troppi assunti
a tempo INDETERMINATO. Ma loro quindi non erano precari anch’essi?

Allora il precariato non è solo figlio di una legge o di una lotta che
non c’è più . Non è neanche figlio di una nuova tipologia di
contrattualistica, questa consente apparantemente meccanismi prima
inesistenti, meccanismi che prima venivano perpetrati in maniera
differente.

Precaria è l’epoca in cui viviamo, oggi le aziende ci sono, domani
potrebbero non esserci. Torniamo alla voglia di fare dei distretti di
tanto tempo fa e vedrà che ne usciremo. La nostra ormai Italietta le
ricordo è fatta perlopiù di piccole e piccolissime imprese alle quali
togliere meccanismi di mobilità di lavoro, significa mettere loro il
cappio al collo e impedirne la crescita.

Io pertanto PRETENDO Di sapere da un leader di Governo, COSA SI VUOLE
FARE per andare contro il precariato. Io VOGLIO sentire dire che ci
saranno AGEVOLAZIONI per le imprese politically correct. Io VOGLIO
sentirmi dire che lo stato aiuterà le imprese che assumeranno
correttamente, versando in tempi di crisi parte dei costi e dei
contributi. Io VOGLIO sentirmi dire che ci saranno sgravi fiscali
ulteriori per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato, ed
anche per chi usera contratti a tempo limitato, versando però tutti i
contributi ai lavoratori.

Se da una parte la lotta al precariato è giusta contro le imprese di
grosse dimensioni, io VOGLIO SENTIRMI DIRE che una impresa oltre i 30
dipendenti, dovrà avere massimo il 10% dei lavoratori precari, e che
ci sia QUALCUNO che controlli il loro operato.

Io VOGLIO sentirmi dire che verranno attivati meccanismi di vera
mobilità di lavoro, che lo scempio che si compie attualmente sulla mia
terra, dove gli UFFICI DI COLLOCAMENTO sono di gestione provinciale e
diversamente rispetto alla loro mission attualmente non SVOLGONO UNA
BENCHE’ minima attività sociale, siano veramente centro di
aggregazione di domanda ed offerta.

Le faccio anche un esempio: esiste ad oggi una borsa di formazione
lavoro, adibita soltanto a chi è iscritto alle liste di collocamento.
Ma perchè se in automatico dalle liste vengo cancellato quando vengo
assunto, non vengo NEANCHE REISCRITTO se il mio contratto scade? Chi è
che non ha bisogno di lavorare? PERCHE’ l’iscrizione non è automatica?
PERCHE’ ho bisogno di comparire in delle assurde ed inutili liste
provinciali per poter accedere ai finanziamenti regionali?

Io VOGLIO sentirmi dire che le piccole imprese possono accedere ad
assunzioni anche biennali o triennali, in maniera semplice e senza il
salasso tributario attuale, e che ciò costituisca MOTIVO di crescita
sia per l’impresa che per chi vi lavora. Da qui ripartiremo per una
crescita programmata.

Io caro Vendola, voglio finalmente sentire proposte ed idee.

Lettera aperta all’on. Nichi Vendola

Giuseppe Barbiero, un amico di Cosenza, si è interessato al “problema” Puglia-Microsoft e ha scritto una lettera aperta all’Onorevole Nichi Vendola, che ripubblico con piacere.

Caro Nichi, la ringraziamo per essere venuto nella nostra città ad
esporre le sue idee, a dispetto di una frangia di concittadini che
invece ha esposto cartelli di dissenso. Il dialogo deve essere al
centro del dibattito per la crescita non l’odio ed il finto razzismo,
figlio appunto di chi li ha creati.

Mi trovo pienamente d’accordo sull’origine del berlusconismo, e vedo
effettivamente sempre più generazioni nuove, rincoglionirsi di fronte
reality e starlette di scarsa attinenza culturale, e soprattutto
adulare stili di vita appunto propri di chi glieli vuole propinare.

Con questa mia lettera però io vorrei comunicarle che ieri avrei
voluto sentire un Vendola diverso, un Vendola proporre IDEE.

Vede Nichi, tutti siamo contro il precariato. Io sfido chiunque, anche
nei più alti piani di uffici direzionali di grandi fabbriche di dire
di essere a favore di un meccanismo di lavoro così assurdo.

La lotta al precariato oggi, viene fatta, a parole anche da chi lo ha
creato. Sono tutti contro il precariato a modo loro, lo sono Bossi,
Fini, Casini, lo era e sarà Veltroni, lo sono Franceschini e Bersani,
ma giusto in ordine sparso.

Il problema vero a questo punto è chiedersi da cosa è generato il
precariato? Non mi venga a rispondere dal famigerato articolo 18. Il
precariato è generato dal potere. La mia esperienza mi mostra gente
che lavora gratis purchè per grosse imprese perchè FA CURRICULUM, e
non che si impegna magari in progetti anche pagati ma per piccole
aziende.
Fra l’altro questi momenti di crisi hanno visto cadere troppi assunti
a tempo INDETERMINATO. Ma loro quindi non erano precari anch’essi?

Allora il precariato non è solo figlio di una legge o di una lotta che
non c’è più . Non è neanche figlio di una nuova tipologia di
contrattualistica, questa consente apparantemente meccanismi prima
inesistenti, meccanismi che prima venivano perpetrati in maniera
differente.

Precaria è l’epoca in cui viviamo, oggi le aziende ci sono, domani
potrebbero non esserci. Torniamo alla voglia di fare dei distretti di
tanto tempo fa e vedrà che ne usciremo. La nostra ormai Italietta le
ricordo è fatta perlopiù di piccole e piccolissime imprese alle quali
togliere meccanismi di mobilità di lavoro, significa mettere loro il
cappio al collo e impedirne la crescita.

Io pertanto PRETENDO Di sapere da un leader di Governo, COSA SI VUOLE
FARE per andare contro il precariato. Io VOGLIO sentire dire che ci
saranno AGEVOLAZIONI per le imprese politically correct. Io VOGLIO
sentirmi dire che lo stato aiuterà le imprese che assumeranno
correttamente, versando in tempi di crisi parte dei costi e dei
contributi. Io VOGLIO sentirmi dire che ci saranno sgravi fiscali
ulteriori per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato, ed
anche per chi usera contratti a tempo limitato, versando però tutti i
contributi ai lavoratori.

Se da una parte la lotta al precariato è giusta contro le imprese di
grosse dimensioni, io VOGLIO SENTIRMI DIRE che una impresa oltre i 30
dipendenti, dovrà avere massimo il 10% dei lavoratori precari, e che
ci sia QUALCUNO che controlli il loro operato.

Io VOGLIO sentirmi dire che verranno attivati meccanismi di vera
mobilità di lavoro, che lo scempio che si compie attualmente sulla mia
terra, dove gli UFFICI DI COLLOCAMENTO sono di gestione provinciale e
diversamente rispetto alla loro mission attualmente non SVOLGONO UNA
BENCHE’ minima attività sociale, siano veramente centro di
aggregazione di domanda ed offerta.

Le faccio anche un esempio: esiste ad oggi una borsa di formazione
lavoro, adibita soltanto a chi è iscritto alle liste di collocamento.
Ma perchè se in automatico dalle liste vengo cancellato quando vengo
assunto, non vengo NEANCHE REISCRITTO se il mio contratto scade? Chi è
che non ha bisogno di lavorare? PERCHE’ l’iscrizione non è automatica?
PERCHE’ ho bisogno di comparire in delle assurde ed inutili liste
provinciali per poter accedere ai finanziamenti regionali?

Io VOGLIO sentirmi dire che le piccole imprese possono accedere ad
assunzioni anche biennali o triennali, in maniera semplice e senza il
salasso tributario attuale, e che ciò costituisca MOTIVO di crescita
sia per l’impresa che per chi vi lavora. Da qui ripartiremo per una
crescita programmata.

Io caro Vendola, voglio finalmente sentire proposte ed idee.

Arriva RAI5, la cultura a 5 sensi

C'era una volta RAI Extra, poi il 26 novembre 2010 si completò lo switch-off in Lombardia e in Piemonte, e nel contempo arrivò sul digitale terrestre RAI5.

RAI 5 è il canale di intrattenimento culturale della RAI, che arriva sugli schermi con l'intento di appagare i 5 sensi, il tutto offrendo arte e spettacolo, viaggi e scoperte, musica e danza, moda e tendenze, costume e stili di vita, lirica e teatro, design e nuove tecnologie, documentari e film d’autore.

 

RAI5 parte proprio da un senso la sua avventura, focalizzandosi sulla vista, tra Viaggi e scoperte parte con Benedetta Mazzini che esplora le terre africane, la sua geografia e la sua storia in Africa Benedetta, il tutto accompagnandosi a personaggi dello spettacolo e della musica (Enzo Iacchetti, Max Gazzé, La Pina) con cui condivide l'esperienza.
Ma non è la sola cosa, in Spain on the road vieneproposto un un divertente viaggio culturale e gastronomico alla scoperta della Spagna con Gwyneth Paltrow .

Tornano poi su RAI 5 Megalopolis, una serie di documentari di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, dedicati alle grandi città del mondo, alla loro straordinaria modernità e alle grandi problematiche sociali


 

Ma RAI5 non è solo cultura per i sedentari, anzi l'intento è quello di presentarsi ai giovani con una ottima immagine, partendo dal sito web interamente dedicato http://www.rai5.rai.it e offrendo la diretta simulcast http://bit.ly/Rai5DirettaTV ,  ma senza tralasciare l'aspetto Social e Web 2.0, permettendo agli utenti di essere sempre aggiornati sui programmi e sul palinsesto sia via twitter (http://twitter.com/raicinque) che via Facebook (http://www.facebook.com/pages/Rai-5/175546622460429).

Beh, come sarà non lo sappiamo, per adesso bisognerà guardarla e poi giudicare.

E voi l'avete già vista? Cosa ne pensate?

 

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Saviano attaccato da’ Il Giornale. Vergognosa Italia

L’Italia è un paese vergognoso. Il Giornale, noto quotidiano, finanziato anche dai soldi dei cittadini, che fa capo alla famiglia Berlusconi, cerca di screditare nuovamente lo scrittore Roberto Saviano.
Il quotidiano in oggetto riporta che Saviano avrebbe dato dei mafiosi a tutti quelli del nord. Mai niente di più falso. Saviano ha detto che al nord la mafia, o meglio la ‘ndrangheta nel dettaglio, fa i propri affari, per lo più in maniera legale.

Secondo Maroni, secondo Feltri, secondo molti, addirittura il nord non è proprio toccato dalla mafia. Ma allora i 500 arrestati a Milano lo scorso luglio li rilasciamo visto che sono stati incolpati di qualcosa che non esiste?

Italiani cari, amici del nord, ribellatevi a questi giornali, aprite gli occhi e fate si che non dobbiamo vergognarci di ciò che scrivono.

P.S.: Ma Feltri com’è che scrive ancora visto che è sospeso dall’ordine dei giornalisti?

UPDATE: L’Unità ha pubblicato una risposta ed una contro-raccolta firme.