Da anni ormai su internet (ma anche lontano da qui) si discute sulla censura dei blog, già (o meglio ormai) tre anni fa si parlava della famosa Levi-Prodi, scampato il pericolo sono arrivate le varie minacce, con il ministro Roberto Maroni pronto ad attaccare la rete in ogni occasione, con il premio Silvio Berlusconi che spinge sul DDL anti-intercettazioni (la nota e recente legge bavaglio)e così via.
Stamane mi alzo e scopro che la Censura ed il Bavaglio su Internet sono già realtà. Il fatto riassunto in breve è che la Polizia ha posto a sequestro preventivo due post del blog Sul Romanzo, un blog di informazione e cultura letteraria gestito da Morgan Palmas.
I post in oggetto riportavano semplicemente un’intervista ad Antonietta Pinna, una ex studentessa dell’Università degli Studi di Sassari, nella quale la stessa sosteneva che la sua ex correlatrice, Miriam Turrini, l’avesse depradata utilizzando il suo lavoro (la sua tesi di laurea) per realizzare un libro senza minimamente citarla.
La riposta della docente non tarda ad arrivare, così le cose vanno avanti per due strade parallele, una accusa di plagio ed una di diffamazione, entrambe scaturite in denunce.
Così, giudizi personali a parte sulla giustizia o meno di atteggiamenti e di attribuzione di paternità e riconoscimento di diritti, accade che la legge fa il suo corso e a Morgan Palmas arriva la notifica di Google sulla rimozione dei due post via email:
“Hello,
We’d like to inform you that we’ve received a court order regarding yourblog http://sulromanzo@gmail.com. In accordance with the terms of thecourt order, we’ve been forced to remove the following posts:http://sulromanzo.blogspot.com/2010/02/malauniversità-baroni-e-furbizie.htmlhttp://sulromanzo.blogspot.com/2010/03/maria-antonietta-pinna-turrini-brizzi.htmlA copy of the court order we received is attached.Thank you for your understanding.Sincerely,The Blogger Team“
Il tutto corredato da un documento della Polizia di Stato per la richiesta di accertamenti.
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.“
E mi pare che fino a prova contraria ancora niente è in certo, quindi perchè mai sequestrare a priori i due post? Ciò, al massimo, non dovrebbe accadare una volta che sia stata sentenziata una verità?
E mentre tutti già hanno dimenticato Carlo Ruta (e c’è anche chi mai ha saputo), nel frattempo piano piano iniziamo a stare zitti.
One thought on “Bavaglio e Censura sui Blog. In Italia è realtà”