Probabilmente se non fossi un tifoso dei Los Angeles Lakers sarei un tifoso dei Boston Celtics. Qui lo dico e qui lo nego. Lo dico con un pò di vergogna, data la rivalità che esiste da decenni, ma questa è la verità. Sarà che sono cresciuto nel periodo in cui l’NBA si affacciava con prepotenza in Italia e ho visto per la prima volta in basket seguendo le sfide tra Magic Johnson e Larry Bird. Sarà perchè dopo Magic, e prima di Jordan e Barkley, “The Legend” è stato un giocatore che mi ha sempre affascinato, o forse solo perchè quel famoso Celtics Pride esiste davvero.
Fatto sta che lo scorso weekend sono stato a Milano per la tappa italiana dell’NBA Europe Live 2012, una due giorni di eventi che si è conclusa con la partita EA7 Emporio Armani Milano – Boston Celtics.
Grazie anche a Michela, Francesco e Gianpaolo di Connexia, e alla loro perfetta comunicazione e gestione dei media, sono riuscito a vedere da dentro e più approfonditamente quella che è l’NBA ed il grande spettacolo che realizzano per l’intrattenimento del poco pubblico.
Sabato, dopo la conferenza stampa di Doc Rivers, ho visto la NBA Fan Zon con alle spalle lo sfondo del Duomo di Milano gremita di persone, tutte li per assistere a qualcosa che a mio avviso difficilmente si vede in egual modo in Italia. Il basket freestyle dei Da Move ha dato il via alle danze, con la loro esibizione simpatica, atletica, spettacolare e stilosa. La presenza della mascotte dei Celtics, Lucky the Leprechaun, ci ha divertito, mentre il Dance Team dei Boston Celtics, le bellissime Celtics Dancer ha riscaldato gli animi e fatto godere di belle coreografie. Infine la presenza di due leggende NBA come Sam Perkins e Robert Horry, e naturalmente quella di alcuni giocatori biancoverdi, in particolar modo di Paul Pierce, hanno sicuramente ben ripagato il pubblico accorso.
Il massimo per me però, da ex giocatore e vecchissimo appassionato del basket NBA, è stato, dopo la conferenza stampa del Comisioner David Stern, vedere la partita da bordo campo. Essere a pochi passi da atleti che sono delle stelle assolute e godore delle loro gesta.
In una partita che era più una festa, dove sono accorsi quasi undicimila tifosi, il divertimento era assicurato, ma vedere dal vivo Kevin Garnett (il mio preferito dei Celtics), Rajon Rondo, Paul Pierce e tutti i loro compagni dare il massimo durante la partita fa si che tu capisca che davvero l’NBA è un’altro pianeta, come lo è nei momenti di timeout, nessun momento morto, intrattenimento allo stato puro e oltre tre ore passate emozionandosi.
Alla fine il risultato nemmeno conta, quello che conta è che sono stati due giorni fantastici, che nonostante tutto io tifi ancora Lakers (quest’anno vinciamo il titolo, sia chiaro per tutti) e che i Boston Celtics e l’NBA Europe Live Tour ha confermato le aspettative.
fortuna che per nulla al mondo hai rinunciato 🙂