Quando viene presentato un nuovo servizio accadono sempre due cose, la prima è che ci sono subito i denigratori pronti a parlare male del nuovo, la seconda è che la gente vuole sapere cosa il nuovo prodotto fa. Io qui mi occuperò dei secondi, ai primi ci penserò qualche altra volta.
Innovazione Tecnologica e Sociale
Quag è un nuovo servizio, di quelli che potrebbero essere utili per gli utenti. Dico questo perchè penso chiaramente che le domande poste a fondamento del progetto siano quelle giuste e hanno trovato la giusta risposta.
L’italia è uno di quei paesi noti per l’eccellenza in diversi campi, a me piace sempre ricordare la nostra cultura enogastronomica, mi piace ricordarlo per la sua praticità, per tutto quello che vi ruota intorno, perchè non è solo un piacere personale, ma è cultura e storia che si tramanda, è valutazione del proprio territorio, è incremento del turismo, è guadagno economico.
Condivisione è Comunità
Ma soprattutto quello che mi viene in mente è che quando si parla di cibo si associa automaticamente il momento conviviale, la condivisione di un piacere che permette di fare comunità, quel passaggio che permette a molti di essere sociali.
Quindi la prima domanda da porsi è perchè non fare innovazione che non sia solo tecnologica, ma anche sociale? Quag risponde alla domanda risolvendo pienamente il problema, il primo degli obiettivi è proprio quello, portare una ventata di freschezza all’aspetto sociale del web.
Gli interessi comuni, i punti di contatto
Come fare ciò? La risposta a qualcuno è arrivata abbastanza con facilità, esiste una cosa che facciamo tutti su internet, cercare. Basta allora prendere la SERP e renderla social. Ciò non significa dare agli utenti la possibilità di condividere sui social network i propri risultati, piuttosto significa interagire sui risultati e far si che un risultato di una ricerca si arricchisca grazie al contributo degli utenti.
Quag il contributo degli utenti lo richiede in termini di domande, risposte, commenti e segnalazione dell’utilità di queste tre cose. Per realizzare ciò si parte guardando la realtà da un punto di vista diverso, basta già solo pensare alle ricerche in Google, se ci si sofferma attentamente si può capire che anche le ricerche sono contenuti generati dagli utenti (user generated content) e che queste avranno dei punti di contatto tra i diversi utenti che trovano la loro collocazione nelle cronologie, così di colpo si può vedere chiaramente che le ricerche sono un processo collettivo, uno strumento silenzioso di vicinanza e prossimità sociale.
Storie, domande e risposte
Tutto ciò è solo un’altro dei pilastri di Quag, perchè la sua estensione arriva con un altro concetto, quello che la sfera dell’utile è più ampia della sfera del social. In pratica dopo che gli utenti entrano in contatto grazie a storie comuni, ed aver posto domande, dato risposte e commentato, c’è la possibilità di segnalare se una domanda o una risposta siano state utili e così Quag rende social ciò che è utile.
Il tempo è la migliore risposta
Infine l’ultimo pilastro è la componente esterna a Quag, il tempo. Il Social Search Engine cresce ed evolve nel tempo, il tutto automaticamente, e solo il tempo potrà dare la risposta se Quag sarà stato davvero un buon passo. Io credo di si, a voi ora la possibilità di rispondere e magari fatelo in una Quag.
Ciao, ho anche io un blog. Ho trovato io tuo articolo molto interessante e ho ti ho linkato in un mio articolo sui social media e le social serp
molto interessante!!
grazie per la segnalazione