Seconda serata del Festival di Sanremo 2017, seconda serata di risate. Ieri avevo detto che il mio commento al Festival di Sanremo era la risposta naturale al CinePanettone, invece no, è il Festival di Sanremo ad essere la naturale risposta al carnevale. Capirete da soli il perché.
Da Amici alle Nuove Proposte di cui si poteva fare a meno
In un format che da quello del primo giorno di “C’è Posta per Te” si trasforma nel serale di “Amici”, la puntata inizia e dà una particolare impronta a quello che è il mondo dei giovani, gli artisti emergenti delle Nuove Proposte che sperano di sbarcare il lunario. Quelli che praticamente ce la faranno, forse, solo in Italia. Quattro partecipanti e nessun cantante, lo si capisce subito. Della prima non riesco a capire il nome, nonostante venga ripetuto almeno 8 volte, solo oggi scopro che si chiama, al secolo Giovanna Gardelli, in arte Marianne Mirage. L’unica donna in gara la prima serata tra le Nuove Proposte si scopre essere una finta mora, o almeno è bionda dentro, quando viene eliminata esulta per diversi secondi prima di capire che eliminato vuol dire non vincere.
L’Hipster mancato Francesco Guasti si scopre essere dalla voce Gaetano Curreri travestito da giovane. Visto l’altezza non eccessiva e le gambe non lunghissime, penso che avrebbero potuto dargli un paio di pantaloni più lunghi e coprirgli la caviglia.
A parte il ciuffo, a parte l’abito che sembra essergli caduto addosso, non mi spiace troppo ascoltare e vedere Braschi. E’ quello che forse come stile musicale si discosta un poco dagli altri, probabilmente per questo viene eliminato.
A chiudere le Nuove Proposte c’è Leonardo Lamacchia, che è praticamente Tiziano Ferro con più barba e più incertezze. Tante incertezze che ad un certo punto (come mi fa notare Erika) si confonde pure con Massimo di Cataldo.
La puntata di Amici, volgarmente detta la prima apparazione delle Nuove Proposte, si racchiude così nel fatto che hanno cantato 4 giovani, che io farei a meno di ascoltare gli altri 4, fortuna che ce li danno a piccole dosi.
Conduzione tra i baci mai sognati e i calci al pallone mai dati
Che lo spettacolo, distribuito su tutte le arti, fosse al centro del Festival di Sanremo lo si è capito subito, quando ad inizio puntata ufficiale uno non capisce se sta guardando il Festival della Canzone Italiana o il film “Il Corvo”. La confusione regna sovrana in me nel corso della kermesse musicale (che almeno una volta al giorno bisogna dirlo).
Si nota subito la continuità con la prima serata del Festival di Sanremo 2017, infatti Maria De Filippi aveva chiuso in camicia da notte la prima puntata ed apre la seconda in sottana. Nel corso della serata dato il cambio di abito avremo la certezza che la stilista che la segue è Cotonella e che le manca solo l’accappatoio per aver usato tutto l’intimo possibile. Fatto sta che nel corso della serata riesce ad ottenere due baci: da Robbie Williams prima, da Keanu Reeves dopo. Sicuramente Maurizio Costanzo si sarà arrabbiato e avrà detto a se stesso “ttai bbonooo“.
Carlo Conti continua a fare il valletto della De Filippi, si fa prendere in giro un poco da tutti, gioca a dare calci al pallone con Francesco Totti, solo Massimo Giletti riesce a fare ridere di più durante la serata prendendosi una palla in faccia da Federico Russo.
Tende, Buste della Spazzatura e Carnevale
I Big in gara hanno avuto due fattori comuni: il carnevale e le tende. Sarà forse dopo lo spettacolo di inizio serata che vogliano far passare l’idea di un qualcosa di circense, ma tutto è inequivocabile. Bianca Atzeni entra con addosso una tenda e in faccia i denti di Varenne. Bella sia lei che la sua voce, se solo non fosse una Emma Marrone meno grossolana.
Nesli e Alice Paba sono l’esatto connubio della serata: vestito da notte stellata lui, tenda ricavata dalle buste dell’immondizia lei. La cosa più simpatica del loro brano è l’introduzione di Totti che è convinto che sua moglie abbia presentato The Voice. Se li avete ascoltati con attenzione avrete sicuramente capito che pensavano di essere allo Zecchino d’Oro e non al Festival di Sanremo.
A chiudere la parte del Carnevale Sanremese in tema tende e spazzature ci pensano Raige e Giulia Luzi, con due vestiti che facevano sanguinare anche gli occhi dei ciechi. Non riesco a capire se sia più ridicolo il vestito di lui in tinta su tinta su tinta, il vestito di lei con uno strano effetto vita, o la canzone.
Vi giuro che comunque, visto il tema, ad un certo punto ho pensato che il supergruppo ospite sarebbero stati i Garbage.
Le Certezze Oscene di Sanremo
Quello che resta di Sanremo è sempre il passato, anche se ci si vuole rinnovare o lottare contro il tempo. Emblematico è Marco Masini che entra in scena travestito da Lucio Dalla, chiara la sua volontà di confondersi nel carnevale dei sopra citati giovani. Peccato non gli avessero detto che il tema della festa di carnevale fosse tende e spazzatura e non cantanti del passato. Altrimenti lui avrebbe vinto due volte.
Non abbiamo il tempo di prenderci di malinconoia, malinconia, quel che è, che subito peggiora la situazione, nell’anno del suo ingresso in top 10 per numero di partecipazioni, Michele Zarrillo. Ha la stessa giacca del suo esordio nel 1991. Unico ad essere riuscito a vincere le Nuove Proposte dopo essere già famoso, mi chiedo ancora cosa gli sia capitato di brutto nella vita. D’altronde Zarrillo non è il cantante che Sanremo si merita, ma è il cantante di cui ha bisogno.
Su Gigi D’Alessio non so cosa dire, non ha nemmeno bisogno di travestirsi. Della sua canzone ricordo solo che la frase iniziale faceva rima con cesso. Purtroppo ho perso l’esibizione di Paola Turci, ma anche lei a presenze si difende bene. Secondo me è la stalker di Zarrillo.
Il Talent Sanremo
Sappiate che Maria De Filippi ha peggiorato il Festival di Sanremo anni prima che arrivasse a condurlo. Lo ha fatto sdoganando in Italia i Talent Show e portando alla vittoria suoi pupilli. Abbiamo così Chiara, che ha lo stesso stilista della padrona di casa, inguardabile.
Abbiamo Michele Bravi, che come cantante non mi gusta ma nelle espressioni mimiche mi sembra il prossimo Mr Bean. Futuro assicurato per lui.
Non so voi, ma io per un attimo ho pensato che Israel Kamakawiwo’ole fosse resuscitato quando ho visto Sergio Sylvestre. Il vincitore di Amici, di cui fino a ieri non sapevo dell’esistenza, sbaglia festa di carnevale e arriva vestito in tema Re Leone. Forse la voce più bella di ieri nel peggior vestito. Ah no, c’è quello dell’ANAS!
La Scimmia vincitrice di Sanremo
Altro a sbagliare festa è Francesco Gabbani, che per il party si veste da Cono Stradale della suddetta ANAS. Presenta un brano che mi fa ridere da ieri sera, non so perchè davvero, ma soprattutto porta con se la Scimmia, che deve, a mio avviso, vincere il Festival di Sanremo. La Scimmia sta a Gabbani come l’Orso sta a DiCaprio. Occidentali’s Karma come Revenant. OOOOOM. Mi raccomando amici, andate a votare, se non vince mi arrabbio.
I Giganti senza pianta di fagioli
Per quello che riguarda gli ospiti è stata una serata abbastanza interessante. Francesco Totti ha fatto ridere molto, e ci ha donato, come in ogni partecipazioni televisiva di qualsiasi calciatore, il momento di calci al pallone. Ci ha risparmiato dei palleggi di riti.
Ho scoperto che prima Giorgia era un gruppo, poi si è sciolta ed è rimasta la metà. Lei cancella in un solo medley tutti i partecipanti al Festival di Sanremo. Lei è la fiaba a lieto fine della serata, del Festival di Sanremo e della vita. Indovina anche il costume di carnevale e si veste da busta della spazzatura del futuro. Giorgia è la regina di Sanremo.
Robbie Williams è come sempre di un altro pianeta, tiene il palco da vera star, violenta gli ormoni risvegliati nella prima serata del Festival di Sanremo 2017 da Ricky Martin. Riesce con un bacio anche a far risvegliare la sopita coscienza femminile di Maria De Filippi.
Sempre a proposito di ormoni, Keanu Reeves ha sancito la morte psicologica di Mario Adinolfi. Dopo Tiziano Ferro, Ricky Martin ecco arrivare uno che è bello, figo, ha successo, fa l’attore e sa suonare anche il basso. Credo che entro sabato tale Adinolfi presenterà una interrogazione parlamentare.
Il supergruppo della serata sono i Biffy Clyro, che sono bravini eh, ma hanno fatto rivoltare Keith Richards nella droga quando Carlo Conti li ha definiti una delle migliori rock band della nostra epoca.
Enrico Brignano, Flavio Insinna, Gabriele Cirilli sono lì per darmi il tempo di preparare una tisana senza perdermi nulla di importante, e Sveva Alviti completa l’opera facendomi passare la voglia di italianità e facendomi venire quella di delizie americane. Praticamente due momenti merenda.
Ed ora la sera
Stasera è la serata cover. Magari riusciamo a sentire qualche bella canzone cantata male da Dio. Ci saranno Fabio Fazio e Paolo Bonolis, così il popolo italiano potrà fare polemica sui loro compensi. Soprattutto ci sarà Mika. Qualcuno vada a tenere la fronte ad Adinolfi. A domani amici del mainstream comico.