3 concerti interessanti a cui NON andrò :(

A proposito di musica e Last.fm una funzione bellina è il fatto che mi aggiorni sui concerti che ci sono in giro.

Però questa cosa è anche brutta, perché in questo periodo in cui sono senza soldi, senza tempo e senza opportunit avrei gradito spararmi un bel pò di salti e urla.

Cmq questi sono i 3 concerti a cui non andrò:

26 Ottobre 2007 – Roma – Palalottomatica: Dream Theater e Symphony X
Eh si, i Dream Theater li ho già visti, ma li rivedrei con piacere, specie per il fatto che sono tra i miei gruppi preferiti, poi aprono i Symphony X che sono molto ma molto gradevoli.
Il tour toccherà anche Bologna, Assago, San Lazzaro (PD). Il biglietti si trovano su ticket one: Chaos in Motion Tour 2007-08.

17 Novembre 2007 – Roma – Teatro Tendastrisce: Porcupine Tree e Anathema
Gli Anathema mi piacciono oltremodo, i Porcupine Tree sono tecnicamente molto bravi, avrei gradito ascoltarli, ma attenderò.
Oltre Roma saranno in tour anche a Milano. Per i biglietti su ticket one: Porcupine Tree plus Anathema.

27 Novembre 2007 – Roma – Teatro Tendastrisce: Hellish Tour 2007
Gruppo di punta gli Helloween che mi piacciono e non poco, con in agigunta i Gamma Ray che ascolterei con piacere e in apertura gli Axxis che sinceramente non conosco. E’ logico che non ci sarò 😀
Anche loro oltre che a Roma saranno a Milano. Per i biglietti su ticket one: Halloween plus Gamma Ray.

Beh se c’è qualche fortunato che ci andrà gradirei qualche commento post concerti 🙂

Quarta Diminuita

Piede a terra. Scese. Piede a Terra.
“Bong …ong …ong …ng …ng …g …g …g …g”
Fu la prima volta che suonò uno strumento in vita sua e lo suonò nel peggiore dei modi, la sorte non era proprio sua compagna.
Il metodo scelto dalla vita per presentargli il suono non fu sicuramente dei più melodici, la prima cassa i suoi occhi la stavano vedendo troppo da vicino, un faccia a faccia impietoso.
Niente polpastrelli, unghie, niente dita. Niente sonorità armoniose, un suono muto. Un colpo. “Bong!”

A terra.

Fu così Joe che ricevette il benvenuto a Roma. Fu così che inizio a cambiare qualcosa.

Quale è la religione giusta per te?

You scored as Cristianesimo, Il tuo risultato è Cristianesimo. Le tue credenze si avvicinano maggiormente a quelle del Cristianesimo. Fai qualche ricerca a riguardo e considera l’idea di diventare cristiano se non lo sei già.

Il Cristianesimo è la seconda delle tre grandi religione monoteistiche. Segue l’Ebraismo ed è seguita dall’Islam. Differisce nella figura di Gesù, visto non come un profeta o una figura storica, ma come l’incarnazione di Dio, e la Sacra Trinità è il concetto che Gesù assume tre forme: il Padre (Dio), il Figlio (Gesù) e lo Spirito Santo. Gesù predicò l’idea dell’amore e del perdono al posto della vendetta, anche verso i propri nemici. I cristiani credono che Gesù morì sulla croce per salvare gli uomini e perdonarli dei loro peccati. Nel corso della storia il Cristianesimo si è frammentato in numerosi culti e dottrine, creando spaccature all’interno della Cristianità.

Cristianesimo

90%

Ebraismo

55%

Satanismo

55%

Buddismo

50%

Confucianesimo

45%

Islam

35%

Induismo

35%

Paganesimo

30%

Agnosticismo

25%

Paranormale

20%

Ateismo

10%

Qual è la religione giusta per te? (translated version for Italian users)
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ritorno dopo un’andata senza ritorno

In effetti era strano stare li fuori, era strano per lui dopo tanti anni.
Poi per forza – obbligatorio – per il tipo che era non poteva essere normale.
Era passato qualche mese, ma lui era ancora pazzo? Era mai stato pazzo?
Sicuramente le persone che gli stavano intorno – il mondo – non stavano meglio di lui.
Dare una patente ad uno dopo pochi mesi che è uscito dal manicomio? Dopo dieci anni. Dopo anni. Dopo lunghi anni. dopo brevi lunghi anni. Chi era pazzo in realtà?

Aveva deciso di tornare a casa Joe, di vedere come era il mondo fuori ora che lui non c’era più. Come era cambiata la sua terra. Come era il sole sulla sua testa quando sotto i piedi aveva l’asfalto che da piccolo gli aveva consumato le ginocchia. Come era adesso quel campetto dove correva e rovinava ogni paia di scarpe nuove che sua mamma gli comprava. – Si si, anche comprate il giorno stesso, perchè lui non poteva far durare una cosa – E in effetti vedeva ancora strada passargli di lato, vedeva ancora qualcosa che riempiva i suoi lati. In senso opposto adesso.

“Non cerco più la mia città, ora so quale fosse la mia città. Ora cerco solo me, chi è dentro di me, chi è degno di me”.

Era su una macchina, una macchina affittata. RENT A CAR, fu la scritta che gli piacque. Comunque decise di prendere una automobile e di tornare da dove era partito anni prima.
Superò quel cartello autostradale che diceva “Benvenuto”.
Per prima cosa pensò:
– “Come cazzo fai a dire benvenuto? Sei il benvenuto perchè vogliamo tenerti qui in questo posto squallido? O sei il benvenuto perchè questo posto è talmente bello secondo noi da farti stare bene?”

Già non ci pensava più, aveva iniziato a girare senza una meta precisa. Voleva guardare. Si guardare. Perchè era un tipo curioso come sempre. E niente più.
In giro, finestrino aperto, occhi spalancati senza vedere troppo, senza la ricerca di qualcosa. Forse aspettando qualcosa che lo impressionasse, forse solo perchè era fatto così.

– “JOE!”
Una voce che urlava.
– “Joeeeeeeeeeeeeeeee!”
Inchioda sui freni. Si ferma. Inchioda sui freni e si ferma. Si ferma inchiodando sui freni. E pensa. Di colpo si gira, guarda e pensa.
– “E questo chi cazzo è ora? chi cazzo sa chi sono? Chi è che mi conosce?”
Un uomo, circa quarantenne, sembrava anche che lo conoscesse bene
– “Sono Orazio, non ti ricordi di me?”
– “…”
– “…”
– “Orazio… Cazzo quanto tempo… Quasi dieci anni… e io lontano da qui, lontano da tutto e da tutti…”
– “Ma che ci fai qui Joe? Sono felicissimo di vederti, dicevano che eri stato in un manicomio e che poi fossi morto”
– “Non muoio io… quelli come me non muoiono mai, dovresti saperlo. Ma si, nel manicomio ci sono stato. Sono appena uscito. E sono venuto a vedere cosa ci fosse ancora qui”
– “C’è poco qui. niente di quello che era quando tu eri qui. Niente di tanto tempo fa”
– “Sai, Orazio, ho visto un pò giro, niente c’era, niente c’è, niente ci sarà, ma io qui ci tornerò sempre, perchè è qui che sono diventato io, è qui che sono diventato uomo, è qui che voglio morir, ma ancora non è il tempo.
E ormai qui non ho niente, non ho niente fuori, devo andare ora, devo rientrare, sono stato troppo fuori, ho visto quanto basta per adesso. E poi tu non lo sai, ma ho una montagna da scalare.”
– “Ehy Joe, siamo cresciuti insieme, lo so come tu ‘funzioni’, vai continua per la tua strada, non ti perderai mai. E salutami il mondo, in quel piccolo dove tu sarai avrai un mondo davanti ai tuoi occhi che in qualche mondo sarà tuo”
– “Ciao Orazio, ci rivedremo, primo o poi sarò fermo qui. Ora Vado.”

Si fermò alla prima cabina telefonica che vide, dopo pochi chilometri.
– “Pronto? Cercavo il Dr. Smith, sono Joe”
– “Salve Joe, un attimo che glielo passo.”
– “Sono il Dr. Smith. Joe mi dica.”
– “Salve Dottore, volevo solo dirle che sto tornando.”
– “Joe, lei non mi crederà non so perchè ma io lo sapevo. L’aspetto”
– “Anche io lo sapevo. Sto tornando. A presto.”
– “A presto.”

Ripartì Joe, pensò nella sua mente: “Smith, che cognome del cazzo”. E subito dopo: “sto tornando”.
E il dr Smith, subito dopo aver chiuso: “Sta tornando.”, sorrise.

Strada… Tanta strada… Tanta strada da fare… Stava tornando.

contare…

“1…2…3… stella…”
“1.2.3.stella!”
“unduetrestella”

Ricordavo quando ero bambino… quando ero felice.. quando non avevo pensieri…
ricordavo quando giocavo felice con le mie cuginette… quando mi sbucciavo le ginocchia… quando un paio id lamberjack che a tutti duravano una vita a me duravano giusto il tempo di una partita a calcetto al campo della chiesa…

Ricordavo.. e volevo smettere di farlo…

Ricordavo.. ora che sono qui.. chiuso.. dentro questo corpo… dentro questo palazzo… dentro questa stanza… chiuso dentro me…

il bacio

– “perchè disegni sempre cose brutte?”

– “forse perchè ho poca fantasia…”

– “ma pensa a cose belle!”

– “allora baciami così mi resterà impresso il ricordo di una cosa splendida e disegnerò quello”

:* *:

Era la prima volta che chiedeva un bacio, era la prima volta che ne assaporava il gusto, era la prima volta che sentiva delle fredde labbra altrui appoggiarsi alle sue.

Per la prima volta nella sua vita il suo cuore si bloccava per una frazione di secondo. Il silenzio attorno a lui. Il vento lo accarezzava.

I pensieri scomparivano.Poi di colpo a battere forte, il cuore, a battere sempre più forte. Sembrava volesse esplodere. Emozione.

Banalità

– Signorina il mio giro è terminato. La ringrazio della cortesia.
– Si figuri, spero sia stato positivo il giro.
– Non so dirle, sono entrato in un modo, esco in un altro.

“Eggià.. si entra sempre in un modo e si esce in un altro…
Io quando entro senza bussare me ne vado senza salutare…”

‘Secondo me quella pagina dovrebbe restare li ferma, la storia non finisce? E che male c’è? Deve per forza finire tutto?’

[Il nome Smith è banale, ma conosci un medico non banale?]

riepilogo…

“drill driiiiiiiiiiiiiiill!”

– Chi è?
– Salve, Sono il Dr. Smith.
– Salve Dr. Smith, mi dica.
– Sono venuto per il controllo annuale:
– Ah si prego, in cosa posso esserle utile?
– Signorina, intanto mi presenta tutti i pazienti?
– Si certo, mi segua.

(P.s. significa: fai un riepilogo gentilmente dei personaggi visti fin’ora?)