E’ da qualche giorno che mi è tornata la voglia di far vivere questo blog, un blog che ormai è praticamente morto. Dico morto e non agonizzante per il fatto che non è proprio praticamente più curato in alcun aspetto, tantomeno ha una linea editoriale, o meglio non l’ha mai avuta, nato come contenitore di pensieri personali, divenuto poi repository di gallery di belle donne e calendari, per passare poi ad un punto di divulgazione di notizie tecnologiche, insomma un calderone.
Pensavo di volerlo fare rivivere senza motivo, e senza motivo vivrà, senza linea editoriale, perchè diventerà nuovamente il posto dove appuntare le cose che mi passano per la testa, le idee, le soluzioni, le foto, e via dicendo. Sarà ancora un calderone.
Però per tornare dagli inferi vi è sempre necessità di una nuova luce, di un nuovo aspetto, serve quindi una grafica nuova. Partiamo da questo punto.
Consigli per un tema di WordPress che possa stare bene qua?
Il mondo delle scommesse è cambiato a un ritmo vertiginoso nel nostro paese. Negli ultimi anni si sono aperte possibilità enormi per gli operatori di questo settore, che hanno avuto improvvisamente accesso a un mercato ricettivo e fertile come quello italiano. In particolare, negli ultimi 3 anni abbiamo assistito al boom del gioco d’azzardo online legale, che ha trasformato completamente l’approccio degli operatori del settore nel nostro paese. Vediamo in che modo si è evoluto il loro approccio al marketing e alla promozione.
Il percorso di legalizzazione del gioco nel nostro paese è stato accidentato e si è svolto in diverse tappe. Prima, nel 2008, sono diventate legali le poker room online. Poi, nell’estate del 2011, è stata la volta dei giochi da tavolo online, e quindi, a fine 2012, delle slot. Gli operatori si sono di volta in volta dovuti adattare alle nuove possibilità e alle nuove restrizioni, con soluzioni a volte geniali.
La legalizzazione del 2011, in particolare, ha finalmente permesso l’apertura di casinò online italiani, che da allora hanno anche potuto cominciare a promuoversi sui media tradizionali, oltre che su internet. Nelle nostre tv, alla radio, sui giornali e negli spazi pubblicitari delle nostre strade sono comparse pubblicità di siti di gioco. Inoltre, gli operatori hanno iniziato a sponsorizzare eventi sportivi, squadre di calcio, di Formula 1 e via dicendo. Insomma, dal momento della legalizzazione l’industria del gioco online ha promosso campagne di promozione simili a quelle di qualunque altra attività commerciale.
Ovviamente, però, tali campagne dovevano riuscire a colpire il target dei siti di gioco, che è composto in gran parte da giocatori giovani, che normalmente utilizzano la tecnologia per divertirsi.
Ecco perché i siti di gioco hanno puntato molto sull’ironia, come si può vedere nel divertente spot tv di Titanbet.it Casino. Questo divertente spot, che è andato in onda sulla televisione italiana, prende in giro le molte superstizioni per cui gli italiani sono famosi. Potete vedere un video di questa pubblicità su Youtube.com.
Particolarmente interessante è stato il tipo di marketing messo in campo dagli operatori prima della legalizzazione delle slot online a pagamento. Alcuni infatti a scopo promozionale hanno cominciato a offrire sui loro siti delle slot gratuite, per fare familiarizzare gli utenti con l’assortimento dei giochi e creare attesa verso il momento della legalizzazione.
Trattandosi di attività su internet, ovviamente gli operatori non potevano trascurare i particolari canali di comunicazione con il pubblico che il web offre. In particolare, i social network. Secondo alcune ricerche, sono ormai milioni gli italiani che utilizzano i social network come principale canale di informazione quotidiano, e si tratta in particolare di giovani. La legalizzazione del gioco in italia ha coinciso con l’esplosione dell’uso dei social network, in particolare di Facebook e, Instagram, e quindi la promozione attraverso questi canali è stato un passaggio obbligato per gli operatori, che hanno ideato speciali offerte e campagne per i loro follower.
L’evoluzione del marketing degli operatori del gioco in Italia è certamente un esempio interessante di sviluppo di un’attività promozionale in un mercato nuovo e attraverso mezzi sia tradizionali che di nuova uscita.
Da qualche tempo Facebook ha introdotto l’avvio dei video nello stream in automatico, trasformando così lo stream in una specie di TV Zapping, caratteristica che non a tutti è stata simpatica, sia perchè distrae da altri contenuti, sia perchè occupa banda inutilmente. Forse non tutti gli utilizzatori del noto social network, io per primo, sanno che comunque da quasi subito Facebook stessa da la possibilità agli utenti di disattivare questa funzionalità, cosa che ho realmente scoperto pochi giorni fa e che voglio appuntare qua per non dimenticarla. Ecco in pochi passaggi come è possibile disattivare l’avvio dei automatico dei video in Facebook.
Innanzitutto dovete andare nelle impostazioni di Facebook, mediante l’icona a forma di freccia che punta verso il basso (nell’immagine seguente è segnato con il numero 1) e cliccare quindi sulla voce “Impostazioni” (nell’immagine seguente è segnato con il numero 2).
Menu Impostazioni di Facebook
A questo punto vi trovate nel menu delle impostazioni, dovete quindi cliccare sul link “Video” (nell’immagine seguente è segnato con il numero 3) ed alla voce “Riproduzione automatica dei video” selezionare “Disattiva” (nell’immagine seguente è segnato con il numero 4).
Menu Video nelle Impostazioni di Facebook
A questo punto è tutto fatto e non avrete nemmeno bisogno di salvare, sarà subita attiva la modifica e non dovrete più preoccuparvi dei video di Facebook che si avviano in automatico.
iPhone era solo l’inizio (o la reinvenzione del telefono)
iPhone 3G era due volte più veloce di iPhone (o il primo a battere iPhone)
iPhone 3Gs era il più veloce e potente iPhone di sempre.
iPhone 4 era il miglior iPhone di sempre.
iPhone 4s era il più incredibile iPhone di sempre.
iPhone 5 era il più grande evento nella storia di iPhone dopo il primo
iPhone 5c era pieno di colori. (?_?)
iPhone 5s era quello che ti faceva più potente di quanto tu pensassi.
iPhone 6 era fino ad oggi il miglior iPhone mai fatto, oggi è soltanto molto più che grande. Sarà che hanno finito gli slogan per stupidi?
Non so quante, tante, volte ho sentito dire “oh Lobotomia”.
Non so quante, tante, volte ho sentito dire “sono 5 gettoni” nel momento in cui cambiavo mille lire per giocare ai Coin-Op.
Non so quante, tante volte, ti arrabbiavi perchè dovevi andare a sistemare i birilli per guasti di vario genere.
Non so quante, tante volte, ho dovuto combattere per decidere qualcosa con te.
Non so quante, tante volte, mi hai cazziato giocando a calcetto, perché ero scarso.
Ma sicuramente ricordo la prima volta che quel slipgt diventò Lobotomia.
Ricordo la prima volta che giocai ad un video gioco da sala giochi.
Ricordo la prima volta che vidi una pista da bowling.
Ricordo la prima volta che mangiai un panino “americano”.
Ricordo la prima volta che vidi un modem, la prima volta che ebbi una connessione ad internet.
Probabilmente se oggi sono quel che sono è anche in parte anche merito tuo.
Avrei voluto salutarti un’ultima volta e vedere quel sorriso di cazzo che facevi.
Ho parlato già due volte di Quag, la prima volta quando presentai il nuovo social search engine, la seconda volta quando furono introdotte le prime novità e le API per sviluppatori, parlando in entrambi i casi in modo postivo di un progetto che mi ha colpito positivamente sin dall’inizio. Oggi ancora una volta voglio scrivere di Quag, e come suol dirsi non c’è due senza tre, perchè nuovamente Quag introduce delle novità nella propria piattaforma e nuovamente lo fa nel migliore dei modi.
E’ qualche giorno fa l’annuncio di nuove features del progetto che ormai sta diventando una realtà nel panorama delle startup italiane, diamo un’occhiata insieme a quelle che sono le più importanti nuove caratteristiche di Quag.
Quag – Logo
Quel che io preferisco dell’ultimo aggiornamento è una di quelle cose che non si vede, il miglioramento dello SBIG, l’algoritmo nativo, nonchè cuore di Quag. E stata aumentata l’efficacia e migliorata la capacità di mettere in relazione gli utenti che condividono gli stessi interessi, non solo, come già prima, verranno messi in relazione i termini uguali, ma ci sarà anche associazione di concetti diversi ma correlati, così la ricerca del termine “lavoro” metterà in relazione le persone che la ricercano anche con gli utenti che cercano “diritto del lavoro”.
La nuova veste grafica minimale mi piace anche tanto, è leggera ed essenziale, ma nonostante ciò contiene ancora, e meglio di prima, le informazioni necessarie all’utilizzo del sito.
Tendenza contraria invece per ciò che riguarda i contenuti e non la struttura, adesso sono finalmente disponibili funzionalità che permettono di esaltare i contenuti multimediali, potendo così creare domande più efficaci e coinvolgenti, arricchendolo di contenuto diverso dal semplice testo.
Queste sono solo alcune delle novità introdotte in Quag, quelle che io preferisco, ma non sono da dimenticare le altre, come ad esempio l’add-on aggiornato che ora funziona oltre che su Google anche su Amazon, iStella e Bing., o la pubblicazione immediata delle domande, senza la necessità di effettuare prima delle ricerche, o ancora i nuovi commenti, migliorati e che permettono ora diverse repliche.
Ancora una volta sembra che Quag stia percorrendo la strada nel modo giusto, io ancora una volta vi dico di provarlo, non ve ne pentirete.
Sento sempre più spesso parlare di Halloween come la festa del diavolo, e sinceramente ho qualche perplessità, per cui faccio un pò di chiarezza per me, magari sarà qualcosa più chiaro anche per voi.
Andiamo per gradi, la festa di Halloween è una festività pagana, vero, di origini celtiche, molto probabilmente di quel periodo in cui la Francia, l’Inghilterra, l’Irlanda e la Scozia dovevano ancora cadere sotto il controllo di Roma, e che nel tempo ha avuto infiltrazioni da diverse altre culture. Proprio alle usanze di Roma fanno ricorso molti storici, in primis per il culto alla dea romana Pomona, colei che era dea dei frutti e dei semi, ed in secondo luogo alla festività della Parentalia, cioè quella che un tempo era la commemorazione dei defunti e che tutt’oggi è il collegamento tra l’antica e la moderna festività.
In realtà studi più approfonditi hanno fatto si che si arrivasse alla conclusione che la provenienza di Halloween è dalla vecchia Samuin, meglio nota come Samhain, il Capodanno Celtico, una parola che significa all’incirca “Fine dell’Estate”. Niente di infernale fino ad ora mi sembra, anzi tra l’altro Samhain il nome in irlandese moderno del mese di novembre.
Questa festa veniva celebrata sia in modo religioso che folkloristico, trovando per il primo argomento spazio in quelle che erano le credenze celtiche e wicca, molto spesso collegate agli elementi della natura, ma erano anche momenti in cui le tribù ricordavano i propri defunti.
La festa aveva inoltre risvolti pratici per la società, era la conclusione della raccolta e dell’immagazzinamento del cibo per far fronte ai freddi e lunghi mesi invernali.
Il termine moderno Halloween deriva dalle parole All Hallows Eve, che significa la notte prima di Ognissanti, ed è l’unica indicazione reale del giorno del festeggiamento, poichè per quanto riguarda la scelta di questo giorno molti sono i dubbi,ma sicuramente non è una scelta di contrasto alla Religione Cristiana, bensì una abitudine che trova le sue radici in molti e molti secoli fa.
Halloween – Jack-O-Lantern
Se proprio si vuole cercare nella festa moderna qualcosa che rimandi al diavolo, allora il collegamento potrebbe essere la classica zucca intagliata, Jack-o’-lantern, la ci storia rimanda ad un astuto fabbro che però ben due volte riuscì a fregare il demonio e avere la meglio. Ma anche questa quindi non è un inno a Satana, anzi tutto il contrario.
Ora non so voi, ma io non ci vedo niente che sia di nemico nei confronti del Cristianesimo, anzi magari nel modo giusto Halloween potrebbe essere un modo per evangelizzare diversamente i giovani, e non ci vedo niente di satanismo, magari mi sbaglierò.
Intanto quest’anno, io ve lo dico, ad Halloween vado in Amore a visitare Berlino.
Qualche mese fa vi ho parlato di Quag, cercando di presentarvi l’idea in maniera non banale, perchè fin da subito ho pensato che il progetto banale non fosse e che meritava di essere provato ed analizzato. Oggi a 3 mesi dal lancio Quag è cresciuto, piano piano sta diventando un prodotto maturo, ed ha aggiunto diverse interessanti caratteristiche.
Sicuramente la novità più interessante è la possibilità di creare delle domande saltando il passaggio della ricerca, in pratica è ora possibile creare una Quag dichiarando direttamente gli interessi, tra l’altro non si parla più di singolo interesse ma di interessi multipli, funzionalità che crea così di fatto le MultiQuag. In questo modo l’Interest Graph SBIG permette di avere una definizione ancora più dettagliata degli interessi e al contempo fornisce l’opportunità di massimizzare l’audience con cui interagire e collaborare in maniera costruttiva, aumentando così l’interazione tra i Quaggers.
Altra novità in arrivo importante è la certificazione interna degli esperti, persone che tramite la loro interazione dimostrano il loro valore su un dato argomento e che raggiungono così lo status di eccellenza su un argomento, conquistando reputazione e contribuendo con la loro esperienza a soddisfare le richieste altrui.
Ultime arrivate, presentate in un Hangout a cui ho partecipato anche io, sono le Quag API, interfacce che permettono ai programmatori di interagire con Quag interfacciandosi alla piattaforma sociale ed ottenendo così un valore aggiunto per le proprie applicazioni, i propri programmi, i propri siti web. Tra le opportunità offerta dalle API di Quag vi è ad esempio la possibilità di avere le informazioni di un utente, le domande da lui proposte, il numero di utenti che hanno attenzione verso un interesse, e naturalmente le Quag (i thread) collegati ad un interesse.
Infine, molto importante da dire, con il lancio delle API di Quag è stato presentato anche il bando di concorso “Quag API – Summer Call“, occasione per mettersi alla prova nello sviluppo di una applicazione e contemporaneamente ottenere un compenso per il proprio tempo impiegato di 1.500 euro (su un montepremi totale di euro 9.000), oltre ad avere visibilità sul sito di Quag.
Poco altro da aggiungere se non che le opportunità sono tante sia per gli utenti finali che per i developer, tutto quello che resta da fare e provare e mettersi alla prova.
Le belle giornate sono arrivate ed il periodo dei concerti è alle porte, con la corsa ai biglietti e la possibilità di vedere i propri idoli musicali dal vivo su un palco, magari sfruttando l'occasione per girare un poco, visitare nuove città e scoprire cose mai viste.
Tra i tanti artisti attesi quest'anno vi è Jovanotti con il Backup Tour, una serie di concerti che vedranno il cantante nostrano esibirsi in dodici città tra giugno e luglio, nel corso dei quali proporrà al pubblico italiano sia i brani degli ultimi album sia le canzoni più datate, oltre che naturalmente i successi più apprezzati.
Jovanotti Backup Tour – you&eni
Arriva così da you&eni una grossa opportunità, ovvero quella di poter partecipare al concerto più vicino alla propria città gratuitamente grazie ad un concorso a cui possono partecipare tutti i possessori delle carte prepagate you&eni.
Il concorso, aperto dal 25 marzo al 30 aprile 2013, mette in palio 240 biglietti per il Backup Tour di Jovanotti, in pratica circa venti biglietti per ognuna delle dodici tappe del tour, inoltre i fortunati vincitori che avranno diritto a 2 biglietti, oltre ad assistere al concerto, potranno accedere al backstage e conoscere dal vivo Lorenzo Cherubini.
Naturalmente questo è solo uno dei tanti vantaggi che la carta you&eni riserva ai propri clienti, infatti chi possiede la carta fedeltà potrà partecipare sempre a nuove promozioni, come gli sconti sulle ricariche Vodafone o gli sconti che si possono ottenere utilizzando le carte you&eni prepaid o you&eni credit per i pagamenti.
Cosa aspettate anche voi a partecipare? Siete già con la carta you&eni in mano?
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Info e condizioni della carta su youandeni.com e cartasi.it . La funzione di pagamento è gestita da CartaSi. La moneta elettronica memorizzata sulla carta è emessa da ICBPI Concorso valido dal 25 marzo al 30 aprile 2013. Regolamento del concorso su youandeni.com. Montepremi euro 18.528,00 + Iva
Gmail è oggi il servizio di posta più utilizzato sul web, nel corso degli anni ha lentamente superato avversari affermati come Microsoft Hotmail (oggi ormai Microsoft Outlook) e Yahoo! Mail, ma sicuramente tutto ciò non è stato facile e solo grazie alla sua continua evoluzione l’intento è riuscito.
Dal lancio di Gmail sono passati 9 anni, era infatti l’1 Aprile 2004 quando veniva lanciata la versione beta ad invito, e già il primo traguardo era arrivato, era la prima webmail con client AJAX built-in, anche se probabilmente la cosa più sconvolgente, che cambiò le regole del gioco, fu la disponibilità di 1GB di spazio per le proprie email, almeno 20 volte più grandi di quelle che erano allora le quote per le singole caselle email.
E già al primo compleanno, nel 2005, Gmail fece parlare maggiormente di se, con la decisione di aumentare lo spazio a 2GB. Nel 2006 l’ennesima rivoluzione, entra la Chat in Gmail, non so voi, ma a me ha cambiato tanto il modo di lavorare, e poco dopo il lancio di Google Calendar apre la strada a tante nuove cose.
Il cammino di Gmail procede alla grande e il 2007 è un altro grande anno, l’apertura al pubblico senza più invito e la disponibilità di accedere via IMAP in maniera gratuita segnano ancora una volta una novità ed un vantaggio rispetto ai competitor.
Anche il 2008 è un anno di annunci e successi, su tutti possiamo ricordarne due, la prima applicazione Gmail per Android e la video chat one-to-one, la possibilità così di videochattare con i propri contatti.
Il 2009 si apre con il grande annuncio della possibilità di usare Gmail offline, e dopo pochi mesi arriva invece la decisione di uscire dalla versione beta, quella che ormai era una abitudine a cui nessuno faceva più caso, un’etichetta più che altro, viene tolta e così finalmente dopo 4 anni il team di Google ritiene il suo prodotto stabile.
Con la sola notizia della Priority Inbox, cioè la possibilità di ordinare le email per importanza e non più solo per data, il 2010 si configura come l’anno con meno novità. Un nuovo look, più morbido e gradevole, con molte più possibilità di personalizzazione ed il rilascio dell’app per iOS segnano invece il 2011.
Infine il 2012, un anno di grosse ed importanti novità. Il primo grande annuncio è che lo spazio disponibile è ora diventato di 10GB, altra cifra mostruosa, che alla fine dell’anno sarà integrato in quello che è Google Drive. Il secondo è quello che dopo il lancio di Google+ arriva l’integrazione tra il social network di Google ed il suo servizio email, così è possibile grazie a Google Hangouts realizzare video chat fino a diesci persone.
Siamo così al 2013, da qualche giorno Google ha presentato la nuova esperienza di scrittura di email, in stile simile ai messaggi di chat, e Gmail festeggia i 9 anni, arriva così l’infografica di Google, che potete vedere sotto, per ricordare questi anni e tutta l’evoluzione del miglior servizio di webmail mai realizzato.