Il Festival di Sanremo è iniziato e, a meno che come suggerito da Maurizio Crozza, il Governo non proponga che se ne faccia uno al mese per risanare le casse delle stato, è sicuramente il migliore del 2017, nonchè l’unico. Come ogni anno, visto che difficilmente apprezzo la parte musicale, e ancora meno accetto tutto ciò che ci gira intorno, prendo il lato comico della situazione e lo commento, praticamente la mia risposta al CinePanettone (il SanremoPanettone?!?), logicamente riassumendo dal mio account twitter.
Senza Beppe Vessicchio ma con Carlo Conti (e Maria De Filippi)
Appurata l’assenza di Beppe Vessicchio, con tanto di polemiche varie tra cui anche dell’oggetto del contendere, il maestro vince comunque grazie a Netflix scoprendosi nel Sottosopra di Stranger Things, l’unica presenza rimane, seppur con meno anni di carriera, Carlo Conti. O almeno così sembra.
Superato lo strazio dell’anteprima, con Herbert Ballerina come unica presenza positiva, il Festival di Sanremo inizia al buio, per poi passare in bianco e nero, il tutto per la marchetta di Tiziano Ferro che omaggia Luigi Tenco, che non ho capito se è stato pagato o ha pagato lui per essere a Sanremo. Fatto sta che io a Tiziano Ferro piuttosto che farlo cantare al buio lo avrei fatto cantare a microfono spento.
Passano meno di dieci minuti ed arriva con innata (nel senso mai nata) grazia Maria De Filippi, inutile ripetere le battute di tutti, me compreso, su portamento femminilità e via dicendo, inutile soffermanci sul ringraziamento al “suo editore”, fondamentale è che brucia tutti sul tempo, è la prima, citando in causa anche Donald Trump, a fare la solita battuta sull’abbronzatura di Carlo Conti ed è subito record mondiale.
Dalle Canzoni al Social
Inizia la vera kermesse musicale, la prima a salire sul palco dell’Ariston e ad aprire la competizione del Festival di Sanremo 2017 è Giusy Ferreri, sicuramente appena uscita dall’ospedale perchè canta intubata. Lo conferma anche il titolo della canzone che è “Fa talmente male”, chiaro riferimento a qualche operazione da poco subita.
Prima del secondo cantante c’è qualche piccolo sketch tra Carlo Conti e Maria De Filippi, ed è chiara una cosa, che non mi dispiace affatto, quest’anno non sarà un festival formale e palloso.
Sempre in tema ospedaliero notiamo la schizofrenia di Fabrizio Moro, ormai non più trasandato come anni fa, veste elegante e canta “Portami Via”, facendo notare a tutti il disturbo di cui sicuramente soffre, va al Festival di Sanremo e poi vuole essere portato via.
Sketch e stronzate vanno di pari passo, la presentazione di Raoul Bova parlando di six pack non fa ridere nemmeno quelli di Runtastic, lui è simpatico ma introduce i cantanti alo stesso modo di come avrebbe fatto mio nipote. Poco male perchè Elodie, colore dei capelli a parte, è anonima. Ma poi chi è sta Elodie? E che nome è Elodie? Si prende lei le colpe con il brano “E’ tutta colpa mia”.
Momento sociale al Festival di Sanremo quando arrivano “le forze del nostro Paese“, dalla Guardia di Finanza alla Croce Rossa, dal Soccorso Alpino alla Protezione Civile, con tanto Labrador e storie da raccontare, mancano solo le Pompe Funebri e avremmo fatto bingo. Il momento esilarente però è quando si scopre un Grisù in Carlo Conti, voleva fare il pompiere da piccolo.
Dal Pop Porno al Porno nel Pop
Si torna al cantato, con la parte superiore del vestito che nemmeno Selen, arriva Ludovica Comello sul palco ed è subito PornoSanremo! Ne “Il Cielo non mi basta” dice “Ci nasconderemo al buio per non farci prendere“, visto l’abito probabilmente si riferiva al buio dell’inizio trasmissione insieme a Tiziano Ferro.
Il momento Crozza è esilarante, come già detto sopra, ce l’ha con il governo, lo insulta e ci fa ridere. Un poco come il Movimento 5 Stelle e i grillini.
Andando avanti a furor di popolo abbiamo la battuta vincente della serata, “la Mannoia non M’annoia“, che a parte il brano “Che Sia Benedetta”, che risulta essere una delle più meritevoli della serata, fa sorgere il problema che nel caso di vittoria di Fiorella Mannoia questa sia rivendicata dal Movimento 5 Stelle.
Segue subito Alessio Bernabei, il quale avrà problemi di fragilità tra il nastro isolante nel vestito e la colla nei capelli, motivo per il quale non riesco a ricordare nemmeno una nota o una parola del brano da lui presentato.
Torna Tiziano Ferro, a me torna la disperazione, mi riprendo grazie a Carmen Consoli, e sinceramente la canzone duettata dai due riesce anche a piacermi.
Albano riesce in qualcosa di incredibile, propone la stessa canzone proposta nelle altre decine di edizioni del Festival di Sanremo in cui ha partecipato cambiando due virgole, recordman di Sanremo per questo ed in generale per le presenze, che annullano quelle di Carlo Conti.
Lo stacco è essenziale, fondamentale direi, soprattutto per dedicare 3 secondi alla memoria di Claudio Villa e far partire la consueta polemica annuale da parte della figlia Manuela Villa. Importante un poco lo stacco anche per presentare il “Progetto Sorriso”.
Il vecchio ed il nuovo vecchio
Terza fase della prima serata del Festival di Sanremo 2017, Samuel dei Subsonica diventa Samuel senza i Subsonica e canta quasi come se fosse Neffa senza i messaggeri della dopa. Tutto sommato non mi spiace e giusto per essere alternativo tifo per lui. Per obbligo immorale.
Uno dei momenti più alti della serata arriva con il medley di Paola Cortellesi ed Antonio Albanese che nel momento marchetta per presentare il loro nuovo film “Mamma o Papà?” mi fanno ridere un bel poco.
Quando sento parlare dell'”Ottava Meraviglia”, brano di Ron, penso che l’ottava meraviglia sia lui, per gli occhiali che indossa sono indeciso se è daltonico o fotosensibile. Tornando all’incipit di questo pezzo, Vessicchio via, lui è tra i pochi a battere Conti per presenze. Ma non temevate lo so, avevamo già avuto di meglio con Albano.
Attenzione, si è fatto tardi, lo si capisce dal cambio di abito di Maria De Filippi, si è messa la camicia da notte (o era una sottana), corta e bianca. Nonostante il sonno la conduttrice resta sul palco e presenta il progetto sociale contro il bullismo MaBasta.
Ancora una volta si torna alla competizione musicale e come ogni anno c’è qualcuno che mi ricorda Principe e Socio M, quest’anno è Clementino che in classico atteggiamento da borseggiatore napoletano e con il brano “Ragazzi Fuori” di chiaro richiamo palermitano ci confonde che è un piacere.
La paura della notte (di Adinolfi) ed il risveglio degli ormoni
Arriva il momento in cui si capisce che il Festival di Sanremo è una manifestazione televisiva contro Mario Adinolfi, dopo la presenza costante di Tiziano Ferro arriva sul palco Ricky Martin che risveglia gli ormoni femminili, balla e canta, scalda uomini e donne, eterosessuali ed omosessuali, soprattutto provoca uno shock a quelli delle pompe funebri di cui sopra, rivelando al mondo intero che non era morto ma stava dormendo da anni e avendo fatto tardi non è riuscito a farsi la barba. Il brano più recente che propone probabilmente è del 1998, ma a noi il Festival di Sanremo piace così, vecchio e costante.
Confuso dal movimento di bacino del suddetto Ricky Martin e distratto dal telefono, riesco a perdermi fortunatamente l’esibizione di Ermal Meta, cui già il nome mi provoca disagio.
Il seguito del Festival di Sanremo è spettacolo puro, come negli USA si faceva circa 20 anni fa, celebrità di ogni tipo, modo e maniera calcano il palco, quasi tutti senza avere nulla da dire e con il solo intento di mostrare, mostrarsi e fare audience. Apre Diletta Leotta che risveglia gli ormoni maschili, in un vestito che fa quasi concorrenza a quello di Ludovica Comello, alla quale, senza che fate finta di non averle viste amici miei, poco tempo fa sono state rubate le foto hot dal cellulare, e che coglie l’occasione per sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile di internet parlando di privacy. Le reazioni da fuori Sanremo arrivano presto e Caterina Balivo su tutti fa una figuraccia, esprimere il parere su una persona solo per come si veste dimostra l’ignoranza della gente ed oggi dire che non puoi parlare di privacy se ti vesti in un mondo, e pur essendo anche se un atteggiamento ti sembra provocatorio, equivale a quello che succede per strada quando vedi una in minigonna e pensi che sia una puttana dicendo che si merita di essere violentata. Caso chiuso.
Del resto non ho capito perchè la Leotta era a Sanremo, non ho capito perchè si è parlato di questo argomento e soprattutto non ho capito perchè non ho capito.
Dei famosi e dell’orgolio
Ubaldo Pantani imita Bob Dylan, si gioca sulla polemica relativa al Premio Nobel, ma la comicità sua sembra persa in banalità, magari insieme alla Gialappa’s, presente nel DopoFestival insieme a Nicola Savino, avrebbe reso di più.
Arriva subito dopo Rocio Munoz Morales, ancora non ho capito il motivo della sua presenza, ma lei c’era, magari era l’occasione per Raoul Bova per presentarla ai genitori senza troppo imbarazzo.
L’ultimo momento vero musicale è lasciato ai famosissimi Clean Bandit, talmente famosi che la prossima volta è la seconda che li ascolto. Presentati come band dei record, con numeri fantastici su Spotify e nelle classifiche UK, scopro ora questo gruppo e capisco di poter continuare a farne a meno. A parte ciò indago nella classifiche UK e scopro che non sono mai stati al primo posto tra gli album e, seppur vero che sono stati con un singolo per nove settimane di fila al primo posto, che il loro record è abbastanza comune ed in effetti vengono considerati nei record gli artisti con 10 settimane o più, magari ne parliamo la settimana prossima. Tra l’altro l’unico vero record che hanno non lo hanno detto, e nemmeno io ve lo dico, usate google cari amici. Piccola Nota, i due brani che hanno avuto successo sono entrambi in collaborazione con altri artisti, uno dei due con lo stranoto Sean Paul.
Se pensate che ho finito la polemica vi sbagliate, perchè sul finale mi sento toccato sul vivo, arriva il cestista Marco Cusin, che nel dire la sua canzone preferita non la ricorda e sbaglia, più o meno come i tiri agli ultimi europei di Basket. Senti Marco, io ti voglio bene, ma piuttosto che perdere tempo così che non sei l’orgoglio nazionale, prima portateci alle Olimpiadi e poi andiamo sui palchi. A lui si affianca subito dopo Valentina Diouf, tutte e due insieme sembrano i giganti nelle feste di paese.
E se domani è un altro giorno?
Dopo due battute di Rocco Tanica arriva la fine della serata, così dopo un paio di ore di risate, Carlo Conti e soprattutto Maria De Filippi già in abito da notte danno la buonanotte e vanno a dormire.
Oggi è un altro giorno, di ieri non vi ho raccontato nemmeno l’esito della classifica, anche perchè quando Carlo Conti ha detto che gli eliminati si giocheranno tutto al torneo mi sono chiesto se sarà un torneo di briscola o di cosa altro, cosa ci dobbiamo aspettare a parte la conferma del Festival anti-Adinolfi con la presenza di Keanu Reeves? Domani ve lo racconterò.