Ieri sera è stata la volta di Stardust (venerdì ho visto Surf Up, ma quello lo “recensisco” dopo :P), un film fantasy basato sull’omonimo romanzo scritto da Neil Gaiman, autore tra l’altro del fumetto Sandman.
Titolo originale: Stardust
Genere: Azione, Avventura, Fantasy
Durata: 117 minuti
Regia: Matthew Vaughn
Produzione: Paramount Pictures, Di Bonaventura Pictures, Ingenious Film Partners, Marv Films
Sito Ufficiale
IMDb: Stardust (2007)
In breve la storia racconta di una stella caduta in un regno incantato confinante con Londra e che prende le sembianze di una donna dal nome Yvanie, alla sua ricerca partono i discendenti del Regno di Stormhold per ottenere il titolo di Re, delle streghe che vogliono mangiare il suo cuore per avere la giovinezza eterna, ed il protagonista Tristan che aveva promesso di riportare la stella a Victoria, la ragazza di cui è innamorato.
Dopo un bel pò di peripezie nel regno di Stormhld, scontri con i discendenti del re, combattimenti con le streghe, viaggi su un vascelo pirata, Tristan capirà che il suo vero amore non è Victoria ma… (beh dai non veo dico, guardatelo).
Ed infine un’altra piacevole sorpresa concluderà il film. 🙂
Il film non è ai livelli del Signore degli Anelli ma è una bella storia in cui l’amore “incondizionato” trionfa. L’azione è ben gestita, effetti speciali spesi beni ed una buona colonna sonora.
Michele Pfeiffer, nei panni della strega Lamia, si conferma un’attrice formidabile e, nella parte della cattiva, riesce a far capire in ogni istante l’ansia del suo personaggio.
Claire Danes, ormai cresciuta dai tempi di Romeo + Juliet in cui recitava la parte di Giulietta al fianco di Leonardo Di Caprio, nei panni della “stella” nonchè protagonista femminile (la buona) da una superba intepretazione riuscendo a tratti a stare nascosta e a tratti ad uscire fuori come prima donna.
A Robert DeNiro toccano i panni del capitano di un vascello pirata che solca i cieli, molto simpatica la sua parte in cui la comicità è spesso esilarante grazie alla sua doppia personalità.
Infine, oltre ad una Sienna Miller in un ruolo secondario ma praticamente perfetta e ad un Rupert Everett sempre ad altissimi livelli nonostante la piccolissima parte, da notare il protagonista del film Charlie Cox che nella parte di Tristan riesce a far recepire allo spettatore tutto il suo percorso e la sua crescita interiore.
Ve lo consiglio vivamente!
Vi lascio con l’incipit tratto dal libro:
“C’era una volta un giovane che desiderava ardentemente soddisfare le proprie brame.
E fin qui, per quanto riguarda l’inizio del racconto, non v’è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). Ma strano era il giovane e strani i fatti che lo videro protagonista, tanto che egli stesso non seppe mai come andarono veramente le cose.
La storia ebbe inizio, come molte altre storie dei tempi andati, a Wall.
Ancora oggi, a seicento anni dalla sua nascita, la cittadina di Wall si erge immutata sulla cima di un’alta sporgenza granitica al centro di una piccola foresta. Le case del villaggio sono vecchie e quadrate, fatte di pietra grigia, con neri tetti d’ardesia e comignoli svettanti. Sfruttando ogni minimo spazio della roccia, le case si sorreggono a vicenda, costruite l’una a ridosso dell’altra, con qualche cespuglio o alberello che spunta qua e là dal fianco di un edificio.”
P.s. leggete anche la recensione di My eclipsed dreams e della Jollyna.