So.cl è il nuovo social network di Microsoft, anzi per la precisione un progetto di ricerca sviluppato dai FUSE Labs di Microsoft, che promette di essere rivoluzionario. Ma sarà davvero così o è solo l’ennesimo clone mal riuscito?
Video Party, una delle funzionalità di So.cl
So.cl copia Facebook?
Da quel che si legge nella home page di So.cl, il progetto di ricerca:
“So.cl is a research experiment for students focused on combining web browsing, search, and social networking for the purposes of learning.“
Cioè stiamo parlando di un esperimento di ricerca per studenti focalizzato sulla combinazione di navigazione web, ricerca e social networking per finalità di apprendimento.
Da quanto detto sopra il primo pensiero che mi viene in mente è il paragone con Facebook, il social network ormai dominatore del settore che quando nacque nel 2004 con il nome di Thefacebook aveva come scopo quello di far ritrovare studenti online, per la precisione Thefacebook era una directory online che connetteva studenti universitari tramite reti sociali. A conti fatti Microsoft Socl non cambia molto, è un esperimento di ricerca per studenti focalizzato tra l’altro sul social networking.
Inoltre se notate, l’iscrizione ed il login al sito vengono effettuati con il proprio account Facebook, insomma sforzo minimo con il massimo risultato.
So.cl copia Google+?
Microsoft So.cl messo in confronto con Google+ fa risaltare ancora più caratteristiche in comune,
Andando avanti nella pagina delle FAQ, si scoprono ulteriori caratteristiche di Socl, la possibilità di creare Rich Post, forse una cosa degna di nota grazie alle caratteristiche prese dal progetto Montage, anche se alla fine oltre al collage che permette di realizzare ha ben poco di innovativo, in realtà sembra un post di Google+.
I Video Party invece non sono altro cheesattamente gli Hangouts (o Videoritrovi se preferite) di Google+, simili in ogni caratteristica, dalla possibilità di avviare il video party da un video trovato in rete alla realizzazione di una conference call.
Insomma nulla di veramente innovativo.
So.cl copia Twitter?
Di twitter in realtà non copia molto, se non alcuni tratti della nuova grafica, però da notare che la timeline, i tag in evidenza, follower e following sembrano proprio quelli del microblog per eccellenza.
Alla fine dei conti Socl potrebbe funzionare
Da oggi ho l’invito a So.cl e a dire il vero testandolo penso che potrebbe funzionare, bisognerà vedere come e cosa integreranno e la risposta che avrà sugli utenti.
Io un mio primo pensiero o ho già espresso qualche settimana fa su twitter:
Microsoft ha inventato So.cl. In pratica un social network in cui ci si collega con l’account di Facebook a Google+ col colore di Twitter
Il Samsung Galaxy Nexus è nelle mie mani da qualche giorno. Lo smartphone realizzato in collaborazione da Google e Samsung, noto appunto anche come Google Nexus Prime o Samsung Galaxy i9250, mi ha convinto, così ho deciso di acquistarlo con la promozione Top 400 di 3 Italia.
Il Samsung Galaxy Nexus
Le novità di Android 4.0 Ice Cream Sandwich.
Il Galaxy Nexus dovrebbe essere al momento il più innovativo telefono cellulare sul mercato, ad iniziare dal sistema operativo, Android 4.0, Ice Cream Sandwich il nome in codice, il più avanzato per uno smartphone, che porta con se tante piccole novità, ad iniziare dal design dell’interfaccia, dove al posto delle icone si trovano delle vere e proprie immagini di grandi dimensioni ed un testo in grassetto leggibilissimo.
Il browser (Chrome) è stato rivisto, così come anche la schermata Home e i client di email (sia quello standard che GMail), tutto per migliorare l’esperienza utente.
Per ciò che riguarda le schermate del desktop, Android Ice Cream Sandwich fornisce nuovi widget, più performanti e funzionali.
Per chi utilizza internet, e mi sembra il minimo pensare che un qualsiasi acquirente del Samsung Galaxy Nexus utilizzi costantemente internet, sarà utile la nuova applicazioneutilizzo dati che permette di tenere sotto controllo i consumi di traffico per un determinato periodo.
L'applicazione per l'utilizzo dei dati sul Galaxy Nexus
Chi scrive tanto sul proprio smartphone sarà felice delle migliorie apportate sia alla digitazione manuale, dalla correzione automatica al riconoscimento del tocco, senza dimenticare il nuovo controllo ortografico, che alla digitazione vocale, con il supporto alla dettatura in tempo reale.
Migliorata anche l’accessibilità e la gestione delle notifiche, inoltre è stato inserito il supporto nativo per realizzare degli screenshot. Il multitasking è stato rinnovato ed il gestore delle applicazioni permette con semplici gesti di ignorare le app che non ci interessano, tutto ciò va ad integrarsi con un’altra novità che in questo caso va a metà tra software ed hardware, cioè quella della scomparsa dei tasti fisici, i tasti home, indietro, cambio applicazione, così come i tasti di servizio hardware sono stati sostituiti da tasti virtuali, con la possibilità di usare i gesti per comandare le applicazioni.
Il trasferimento dei file diventa facile grazie al WiFi direct, al bluetooth e soprattutto al nuovo Android Beam, applicazione che permette di condividere contatti e dati tra due smartphone semplicemente sfiorandoli.
Galaxy Nexus, hardware di prima scelta.
L’eliminazione dei tasti fisici dallo smartphone di Big G è solo una delle tante caratteristiche hardware offerte, contenuto nelle dimensioni (67.94 X 135.5 X 8.94 mm) e nel peso (135 g) la presenza di un certo livello si nota subito, a partire dal display touchscreen il cui schermo Super AMOLED da 4,65″ ad alta definizione con risoluzione 1280 x 720 pixel (caratteristica da vero HD) presenta il vetro curvo definito Contour Display e permette visualizzazioni 720p, caratteristica già presentata nel Google Nexus S ma che oggi si migliora, così lo schermo di vetro è ancora più incurvato e si adatta ancora di più comodamente al palmo della mano e al lato del viso.
Per ciò che riguarda il comparto tecnico la componentistica ha ben poco da invidiare ai concorrenti, come processore è stata scelta la CPU Dual Core a 1.2Ghz Texas Instruments OMAP 4460 (ARM Cortex-A9), che sebbene ha inizialmente causato qualche polemica è stata poi gradita per via dei molti fattori positivi, come ad esempio il supporto grafico e soprattutto l’acceleratore hardware IVA 3 capace di comprimere e decomprire al volo video HD, che hanno accompagnato tale scelta. Tutto ciò senza naturalmente dimenticare che la parte grossa della grafica la fa la GPU PowerVR SGX540 a 384 MHz. La memoria RAM offerta dal Galaxy Nexus è di 1GB, mentre quella relativa allo storage per la memorizzazione dei dati è di 16GB, non espandibile tramite memorie SD, miniSD o microSD.
Naturalmente è presente tutto ciò che ci si aspetta in un telefono cellulare di fascia alta e di ultima generazione, LED per le notifiche a tre colori, doppio microfono, accelerometro, giroscopio, bussola, sensore di prossimità e di luce, barometro ed NFC. Proprio quest’ultima è una delle caratteristiche in evidenza in questo nuovo modello, anche essa già presente nel Google Nexus S, assume ora nuova vita grazie ad Android Beam e ai micropagamenti via cellulare che sfrutteranno Google Wallet.
Per ciò che riguarda la connettività al Samsung Galaxy Nexus non manca nulla, Bluetooth 3.0 HS, Wap 2.0, micro USB 2.0, DLNA, il già citato NFC, Wi-Fi 802.11 b/g/n, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA, GPS, A-GPS, quindi mille modi per condividere dati, restare connessi, vivere l’esperienza Android.
La batteria in dotazione è da 1750mAh, una capacità tale che dovrebbe garantire 650 ore di utilizzo in standby, cifre da capogiro e da provare comunque, anche perchè con il 3G attivo i vari test che girano in rete parlano di 8 ore di standby e 4 di utilizzo medio. Di ciò però magari ne parlerò quando avrò iniziato a sfruttarlo a pieno.
La fotocamera e le nuove funzioni.
La fotocamera del Galaxy Nexus merita un discorso a parte, non tanto per le caratteristiche tecniche in se, nella media ed anche inferiori in rapporto agli smartphone della stessa fascia, quanto per le funzionalità offerte. Doppia fotocamera, quella posteriore da 5 MP con messa a fuoco automatica continua e flash led, capace di registrare video Full HD a 1080p, e quella anteriore frontale da 1.3 MP.
Fotocamera del Galaxy Nexus
Ma come già detto le caratteristiche principali della fotocamera non sono nella dotazione hardware in sè, ma nelle funzionalità che rendono l’esperienza d’uso unica, ad esempio il nuovo Galaxy Nexus ha la messa a fuoco automatica e continua, ciò significa che l’immagine verrà scattata sempre nel miglior modo possibile ed in brevissimo tempo, dando così ottime prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e davvero senza alcun ritardo di scatto. In aggiunto alla funzionalità di sblocco rapido che permette di aprire la fotocamera direttamente dalla schermata di blocco e scattare subito una foto, si avrà avrà la certezza di cogliere sempre il momento. Infine sarà possibile scattare foto rapidamente ed in sequenza in modo da cogliere anche diversi attimi della stessa scena.
Altra funzione nuova inserita nel Samsung Galaxy Nexus è la modalità panoramica single motion, con la quale è possibile scattare delle foto panoramiche semplicemente effettuando lo scatto e muovendo il telefono cellulare da una parte all’altra, sarà poi compito di Android unire istantaneamente le immagini per la creazione di un’estesa foto panoramica.
Naturalmente al giorno d’oggi tra web 2.0, YouTube, twitter, Facebook, Google+ e social vari le immagini statiche non bastano più, quelli di Samsung (e di Google) lo sanno bene, quindi la fotocamera del Galaxy Nexus permette anche di realizzare video ad alta definizione, sarà infatti possibile girare video Full HD a 1080p, inoltre è presente la possibilità di acquisire dei fermoimmagine durante le riprese. Naturalmente anche i video godono della caratteristica di messa a fuoco continua, inoltre potranno essere effettuati degli zoom in tempo reale e applicata la modalità al rallentatore che consente di girare video fuori dal comune spettacolari. Una volta terminata la ripresa oltre che rivedere il video, sarà possibile creare il proprio filmato con Movie Studio e caricarlo su YouTube.
L’ultima funzionalità offerta per le immagini è il Caricamento istantaneo, con cui le foto vengono caricate automaticamente ed immediatamente sul proprio account Google+, scegliendo poi con quali persone condividere le proprie immagini.
Google+, Galleria Picasa, Google Music, Hangouts (Videoritrovi), Messenger, Google Talk. Android diventa social e cloud.
Che Facebook, da un pò ormai, e twitter, recentemente, siano entrati nel nostro quotidiano è ormai certezza, Google lo sa bene e non vuole restare indietro, per questo dopo il lancio di Google+ adesso sta spingendo in tutti i modi per la sua crescita, l’integrazione con Google Android ne è la conferma.
Il caricamento istantaneo di cui ho già accennato è solo una delle tante sfumature, innanzitutto c’è da premettere che Google anche se in parte silenziosamente ha sposato a pieno l’idea del cloud, con Google Music integrato direttamente nel proprio smartphone è possibile ascoltare la propria musica in qualsiasi posto, sia quella presente sul proprio PC sia quella acquistata sul Google Music Market (o Android Market). Per le immagini il discorso è simile, basta avere un account Picasa, ormai integrato al 100% con Google+ e sarà possibile mediante l’applicazione Galleria visualizzare da qualsiasi luogo le proprie foto.
Google+ su Galaxy Nexus
Ma in effetti il cuore di tutto il social per Google è Google+, un progetto che cresce giorno dopo giorno, aggiungendo funzionalità sia per gli utenti desktop che per gli utenti mobile. L’idea di Big G è quella di far vivere alle persone relazioni come nella vita reale, con la loro complessità e le loro sfumature. Obiettivo del Galaxy Nexus è quello di rendere la condivisione di contenuti più simile a ciò che avviene nella vita reale.
Così in Android Ice Cream Sandwich Google+ trova la sua dimensione ideale, oltre all’applicazione per la gestione delle cerchie arrivano i nuovi widget ridimensionabili, ottiene spazio il nuovo Messenger Google+, che permette di avviare chat uno ad uno o trasformare singole conversazioni in una chat di gruppo, facendo si che il social di Google sia anche uno strumento di conversazione Real Time. Tutto ciò si estende ai video con Google Hangouts (Videoritrovi), la funzionalità che permette di avviare videoconversazioni con singoli utenti o con le proprie cerchie, permettendo così di interagire in videoconferenza con molti strumenti utili, tutto ciò sia dal desktop che dallo smartphone.
Naturalmente Google non si dimentica del vecchio e anche Google Talk ottiene nuova linfa vitale, grazie ad una nuova interfaccia e soprattutto grazie alla possibilità di effettuare videochat da qualsiasi luogo.
Le premesse per il successo del Galaxy Nexus ci sono tutte.
Alla fine dei conti il successo del Galaxy Nexus sembra scontato, le premesse ci sono tutte, le funzionalità offerte sono ottime, naturalmente sono molte di più di quelle da me indicate, ora l’esperienza d’uso dovrà però dirmi se ho fatto una buona scelta o meno, naturalmente presto vi farò sapere.
“Banzai Media, la divisione media e advertising del Gruppo Banzai, ha acquistato la quota di maggioranza della società Giornalettismo srl, società che edita il sito di news Giornalettismo, sito rivelazione fra i siti di informazione di nuova generazione.“
Così i proprietari di Liquida e Il Post diventano anche i proprietari di Giornalettismo, uno dei siti di News 2.0 più noti in ambito Web italiano. Al di la della monetizzazione pubblicitaria e dei numeri in se (2,5 milioni di visite al mese) sicuramente questa acquisizione potrà dare ancora maggiore energia ad un gruppo che piano piano si sta consolidando nel panorama internet italiano e spinge sempre di più a diventare leader incontrastato.
Molto probabilmente il post che state andando a leggere vi sembrerà assurdo, eppure esiste un grosso problema nel mondo che fa diventare tutto ciò serio. Il diritto di tutti a disporre di servizi igienici. Immaginato voi stiate ridendo, pensando che tutto ciò sia un presa in giro, beh continuate a leggere, magari vi ricredete.
Tutto quello di cui parliamo parte dall'organizzazione del World Toilet Day, uno dei tanti progetti della World Toilet Organization, organizzazione il cui scopo è di quello di sensibilizzare le persone ed aiutare le popolazioni più svantaggiate a costruire bagni ed educarle all’igiene, il tutto grazie a donazioni volontarie. Per l'evento in particolare, che si è svolto il 19 Novembre, vengono fatte una serie di iniziative atte ad informare il mondo civilizzato su un argomento che spesso e volentieri viene preso sottogamba. Sembra alquanto normale infatti che per i cittadini dei paesi più sviluppati il problema sia considerato banale, però per accorgersi delle reali dimensioni del problema basta poco, come ad esempio è sufficiente notare che quasi il 40% della popolazione mondiale vive in aree prive di reti fognarie. Tutto ciò non resta confinato a se stesso, infatti ne derivano malattie per persone e specialmente bambini, che ogni giorno si ammalano di diarrea, epatite, colera, tifo e altre malattie. Proprio per ciò le Nazioni Unite hanno addirittura inserito l’accesso a servizi igienici tra i diritti umani fondamentali. In aiuto della World Toilet Organization arriva anche Domestos, il noto specialista de WC, che con donazioni e supporto cerca di far crescere la coscienza per quanto detto sopra. Uno dei modi con cui Domestos cerca di far conoscere alle persone tale argomento è Flushtracker, la nuova applicazione web che permette di sapere e seguire tutto ciò che accade allo scarico dei nostri WC. Con un semplice click nel sito www.flushtracker.com, inserendo il proprio CAP e l'orario dello scarico si potrà tracciare il tutto. Provatela e, anche se immagino avrete voglia di ironizzare, dite la vostra! Sponsored Post
Il 24 Novembre 1991, a Londra, alle ore 18:48, si spegneva Farrokh Bulsara, colui che al mondo divenne noto e tutt’ora è conosciuto con il nome di Freddie Mercury. Il giorno dopo aver comunoicato di essere malato di AIDS per aver contratto il virus dell’HIV .
Freddie Mercury (5 settembre 1946 – 4 novembre 1991)
Io non so se in realtà i Queen hanno davvero fatto qualcosa di grande per la musica, non so se l’hanno cambiata, non so se sono stati musicisti eccelsi, ma so che Freddie Mercury ha lasciato il segno come pochi.
Nell’anniversaro dei vent’anni dalla sua morte voglio ricordarlo non con una canzone cantata da lui, ma come grandi artisti lo hanno ricordato.
Eric Carr, The Fox, fu il batterista dei Kiss per molti anni, ebbe la sfortuna di morire lo stesso giorno di Freddie Mercury, facendo si che la sua morte passasse in sordina.
Eric Carr (12 luglio 1950 – 24 novembre 1991)
A vent’anni dalla sua morte è giusto però ricordare anche lui, il cui vero nome era Paul Charles Caravello, ed il suo talento.
Tiziano Ferro arriva su Google+, senza mezze misure, pubblicizzando il suo profilo e cercando di avere un ruolo di rilievo.
Il social network di Google piano piano sta diventando realtà e sembra proprio che i personaggi famosi possano fare da traino alla sua crescita, diversi sono gli esempi internazionali, da Madonna a Britney Spears a Snoop Dogg, ma ora anche i cantanti nostrani si affacciano a questo nuovo modo di vedere l’interazione sociale online e si presentano. Tiziano Ferro è il primo caso forte di VIP italiani, annunciato dal blog di Google stessa, ad approdare su Google+, e lo fa senza restare sotto tono. Innanzitutto sfrutta google AdWords per pubblicizzare il suo ingresso e le sue attività su g+, rendendo già di per se il tutto speciale.
La pubblicità AdWords di Tiziano Ferro su Google+
Ma non finisce qui perché il cantante promette una presenza costante sulla piattaforma di Big G, parla di anteprime, di conferenze stampa e di un rapporto diretto con il pubblico. Grazie alla chat di Google+, la potenzialità degli Hangouts e qualche altra chicca del social network le premesse per una buona riuscita ci sono tutte, inoltre proprio queste caratteristiche potrebbero permettere a g+ di otenere una grossa fetta di mercato fino ad oggi dominata da Facebook ed in parte da Twitter. Ci riuscirà?
Sicuramente molti di voi avranno visto il pessimo spettacolo dato dai Metallica e Lou Reed a “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio, osceno a dir poco.
Però una cosa voglio dirla, c’è stato un tempo in cui sia i Metallica che Lou Reed non erano in quel mondo, c’è stata una volta in cui il gruppo metal e l’icona del rock anche insieme hanno dato il meglio evitando le cattive figure.
Ma poi, ad un certo punto, perchè uno non si accorge di avere abbastanza soldi, abbastanza fama, abbastanza vita vissuta, da dire basta?