Io mi sento Italiano. Si. Ma come Lui.

Ultimamente quando si dice Lui, ci si riferisce al premier Silvio Berlusconi. Questa volta no.

Premetto, non ero favorevole al No B. Day (il No Berlusconi Day), tutt’ora non mi ha convinto come manifestazione.
In realtà non me ne sono interessato più di tanto, ne ho voglia di farlo. In questo sono ancora qualunquista dirà qualcuno.

Però c’è una cosa importante da dire.L’appello che vedete nel video sotto, in modo simile e non uguale naturalmente, lo avevo in mente da tempo.

Altra cosa importante, Lui in questo caso è Alessandro Gilioli, persona che in questo caso stimo e alla quale mi associo. In particolare mi associo al suo discorso (del quale ne sono venuto a conoscenza grazie ad Enzo di Frenna) fatto al No Berlusconi Day.

Questo il suo discorso:

Presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a darle una notizia: lei è un uomo del secolo scorso.

Siamo qui a comunicarle che lei è un uomo del tempo in cui bastava avere tre o quattro televisioni per imporre un modello culturale, un sogno fasullo, un partito creato a tavolino in una concessionaria di pubblicità.


Un uomo del tempo in cui comunicazione voleva dire pochi grandi proprietari di mass media che potevano fare e disfare la realtà a loro piacimento, stabilire ciò di cui si doveva avere paura e ciò che si doveva desiderare.

Un uomo del tempo in cui lei poteva entrare nelle case, nelle teste e nell’anima delle persone mescolando bugie e illusioni per modellarle secondo i suoi interessi prima economici e poi politici.

Bene, presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a dirle che quel tempo è finito.

Lo sappiamo, queste sera le sue tivù pubbliche e private faranno finta che noi non ci siamo mai stati, che oggi non sia successo niente e nessuno sia venuto qui a dirle quello che è già accaduto: e cioè che lei è diventato l’uomo del passato, è diventato l’uomo di un secolo che non c’è più.

Noi oggi siamo qui a comunicarle che il suo giocattolo si è rotto e non le servirà più a niente perché milioni di persone lo sapranno lo stesso, su Twitter e su Facebook, sui blog e su YouTube e in mille altri posti ancora di cui lei nemmeno conosce l’esistenza.

Oggi siamo qui a dirle che noi non siamo caduti nella sua trappola della paura e non crediamo più al modello conformista e al pensiero unico che lei, come i suoi amici dittatori sparsi per il mondo, ha imposto per vent’anni ingannando soprattutto i meno avveduti e i più vulnerabili: gli anziani, i poco istruiti, quegli elettori che lei stesso ha definito «bambini di quinta elementare e neppure tanto svegli».

Presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a dirle che la bolla d’aria in cui voleva tenerci per sempre chiusi è scoppiata.

Noi ora sappiamo aprire le finestre e vedere il mondo fuori che ride di lei, che la disprezza, che la sbugiarda. Non servono più a niente le censure delle sue tivù, non servono più a niente i piccoli e grandi servi che riempiono di bugie i suoi mass media. Perché noi sappiamo aprire le finestre e sconfiggere la paura del nuovo.

Presidente Berlusconi, ci guardi, non c’è niente di virtuale in questa piazza. Perché lei non lo sa ma il Web è soltanto uno strumento, un grande strumento che lei, uomo della tivù, semplicemente non conosce.

Noi non siamo virtuali, signor presidente, siamo persone in carne e anima che usano la Rete perché è il luogo della pluralità culturale, delle mille idee e dei mille confronti, della comunicazione orizzontale e degli unici miracoli davvero possibili, come quello che abbiamo creato oggi: una piazza piena di gente che si è organizzata in Rete e ora è qui tutta insieme, per dare a questo paese una scossa che è d’amore e non di rabbia.

Noi non siamo pirati informatici o aspiranti assassini via Facebook, signor presidente, siamo persone appassionate e forti, tolleranti e libere, curiose e coraggiose, innamorate della biodiversità intellettuale, culturale, etnica, etica, religiosa, politica.

Cioè proprio il contrario del suo modello, signor presidente: monocratico, verticale, impositivo, fasullo. E davvero sì, virtuale, quello.

Presidente Berlusconi, qui ci sono ragazzi che avevano 15 anni quando l’hanno vista per la prima volta in televisione a insultare i giudici, ad accusare ogni dissidente di essere comunista, a raccontare barzellette stupide e bugie pietose.

Adesso quei ragazzi hanno trent’anni, magari si sono sposati e hanno dei figli, ma se accendono la televisione trovano ancora lei – con i capelli dello stesso colore – lì a insultare i giudici, ad accusare ogni dissidente di essere comunista, a raccontare barzellette stupide e bugie pietose.

Ma loro e noi , insieme, nel frattempo abbiamo aperto le finestre, anche se lei non se n’è accorto, impegnato com’era a fare affari, ad allargare il suo potere e il suo io, a inventarsi nuove leggi che la mettessero al di sopra di ogni giudizio.

E noi oggi le mandiamo questa lettera per dirle che anche se lei cercherà di nascondere a se e agli altri la realtà e il nuovo secolo, saranno la realtà e il nuovo secolo a venirla a prendere.

Noi, presidente Berlusconi, oggi glielo diciamo con le parole di Aurelio Peccei, partigiano, imprenditore, pioniere del suo tempo.

«Quanto accadrà d’ora in avanti» diceva Peccei, «dipende da noi in una misura mai concepita nel passato, che noi dobbiamo fare appello a nuove forme di coraggio perchè uscire dal pozzo non è un’utopia ma una prospettiva assolutamente verosimile.

Lo è se vogliamo che lo sia».

Ecco perchè, per quanto cerchi di prolungare il suo giorno più in là, signor presidente, per lei la sera è arrivata.

Onorevole Berlusconi, noi oggi siamo qui a darle la notizia che il suo tempo è finito.”

Ritorna BlogBabel con una grafica e una nuova versione

BlogBabel è stato per un lungo periodo, specie visto la velocità del web, gioia e dolore di molti blogger. Amato ed odiato dalla blogosfera è stata La Classifica che, almeno in Italia, indicava l’autorevolezza di un blog.

Dopo essere stata osannata e successivamente schernita da molti, BlogBabel era purtroppo caduta in un periodo di disgrazia, fino alla sua vendita. Quest’ultima operazione ha fatto entrare l’aggregatore sociale nella famiglia di Liquida, il portale italiano di informazione 2.0 interamente composto ad User Generated Content.

Nel periodo in cui molti blogger autorevoli accusavano BlogBable iniziarono ad elogiare Liquida, ma ora come reagiranno?

A parte questa piccola mini-polemica, ricevo oggi da Annarita Ficco, la Community Manager di Liquida, l’annuncio del lancio della nuova versione di BlogBable ed il  relativo comunicato stampa che riporto sotto.

Non so bene perchè ma la cosa mi piace, sarà che l’Italia cresce nel web.

Questo il comunicato stampa:

BLOGBABEL: ONLINE LA NUOVA VERSIONE

a meno di due mesi dall’acquisto da parte di Liquida,
nuova veste grafica e nuove funzionalità per BlogBabel

Milano, 12 novembre 2009BlogBabel (it.blogbabel.com), storico servizio di analisi della blogosfera italiana, acquistato da poco meno di due mesi da Liquida (www.liquida.it), si rinnova offrendo agli utenti nuove funzionalità.

Oltre alla ormai nota classifica dei blog italiani, la nuova versione di BlogBabel – nata da un intenso lavoro di collaborazione fra il team di Liquida e il fondatore di BlogBabel Ludovico Magnocavallo – mette al centro lo strumento più interessante e sofisticato offerto dal Portale: l’analisi delle conversazioni della Blogosfera.

Questo strumento, che analizza le pagine più linkate all’interno dei post prodotti dai blogger, consente al visitatore di seguire – quasi in tempo reale – le discussioni più importanti della blogosfera, le notizie più commentate e i video più linkati dai blog .
Di fatto i migliori blogger italiani diventano delle “guide” al web, facendo scouting del meglio della Rete e “suggerendo” dei percorsi di navigazione. Strumenti di analisi simili, applicati nel panorama italiano solo in BlogaBabel,  sono una delle basi del successo di importanti realtà internazionali come Technorati o Techmeme.

Ecco i maggiori cambiamenti apportati al nuovo nuovo Blogbabel :

– una revisione completa dello stile grafico per renderlo più attuale, fresco e autorevole;
– uno studio approfondito per cercare di migliorare l’usabilità del Portale al fine di valorizzare tutte le funzionalità, renderle più chiare e di facile utilizzo.
– l’aggiunta di nuove feature come ad esempio la ricerca all’interno delle discussioni e l’arricchimento dei risultati di ricerca che adesso offrono, oltre ai risultati dei post, anche una preview dei risultati nelle discussioni, nei video più citati e nei blog.

Dalla tecnologia di Liquida BlogBabel ha invece ereditato gli Hot tag (per mostrare i temi più caldi del giorno) e le ricerche correlate, cioè i suggerimenti di percorsi di ricerca.

Inoltre i blog recensiti da Liquida – e non presenti in BlogBabel – sono stati aggiunti fra le fonti di BlogBabel e viceversa. Il Portale adesso indicizza più di 22.000 blog, con oltre 5 milioni di post archiviati: ora è così possibile effettuare ricerche sul più grande database di post italiani. Ogni giorno vengono analizzati oltre 10.000 nuovi post. L’aumento dei contenuti analizzati rende inoltre più accurato lo strumento delle conversazioni.

Nei prossimi mesi l’integrazione fra Liquida e Blogbabel proseguirà con l’arricchimento di nuove funzionalità per entrambi i portali, con l’obiettivo comune di far emergere i migliori contenuti prodotti dalla blogosfera, così da renderli più facilmente fruibili a tutti gli utenti della Rete, promuovendo così la blogosfera stessa.

Le tecnologie di Blogbabel verranno in particolare utilizzate da Liquida per migliorare i servizi sulla sua versione internazionale www.liquida.com che, lanciata in beta ad agosto, recensisce già 18.000 fra i migliori blog internazionali in lingua inglese e si pone anche come servizio per gli utenti italiani che abbiano voglia di aprire una vetrina sul mondo.

“Siamo molto soddisfatti dei miglioramenti che siamo riusciti a mettere in campo in poco più di un mese grazie all’ottima collaborazione con Magnocavallo” dichiara Andrea Santagata, fondatore di Liquida, “il vero feedback però dovranno darcelo gli utenti e i blogger, a cui chiediamo di aiutarci nel migliorare ancora il servizio inviandoci critiche, feedback e idee.”
“Questo comunque è solo un primo passo e speriamo di riuscire ad evolvere ulteriormente nel giro di pochi mesi” conclude Santagata.

14 Luglio 2009: Bloggare o Non Bloggare?

Per il 14 Luglio 2009 è stato indetto, in segno di protesta contro il decreto legge sulle intercettazioni, il primo sciopero dei blogger.
Filippo Facci su’ Il Giornale ne parla a modo suo attaccando Alessandro Gilioli che prontamente risponde.
Paolo Valenti (Wolly) attacca Alessandro Gilioli che prontamente risponde.

Mentre c’è chi si porta avanti con il lavoro chiedendo rettifiche, chi come Dario Salvelli spiega il perchè dell’inapplicabilità del decreto legge, io non so che fare, però so che alla mia libertà ci tengo più di ogni altra cosa e quindi molto probabilmente il 14 Luglio 2009 i miei blog saranno muti.

Questo Blog Alza La Voce

Voi cosa farete?

Materazzi ma tu lo paghi il biglietto?

Il 7 Luglio 2009, come circa altre 80.000 persone (diecimila più diecimila meno) ho assistito al concerto degli U2 a Milano, la prima delle due date in Italia per l’U2 360° Tour.

Come una buona parte delle persone che hanno assistito al concerto sono arrivato allo stadio San Siro in mattinata, ho aspettato sotto il sole l’apertura dei cancelli, ho preso un sacco di botte per entrare ed arrivare abbastanza vicino al palco, ho sudato in mezzo a tanta gente aspettando gli Snow Patrol prima e gli U2 dopo.

Come tutti ho visto Marco Materazzi, il giocatore dell’Inter, passare davanti a me scortato guardandolo mentre arrivava in prima fila per assistere il concerto.

Ora io chiedo: Caro Marco Materazzi, tu il biglietto lo paghi? Non puoi fare la fila come tutti? Magari non puoi comprare un biglietto da VIP quale sei e non far imbestialire le persone perchè gli passi davanti senza una minima goccia di sudore?

Il mio pensiero su Debora Serracchiani e la sua NON candidatura al congresso

Circa 2 mesi fa, per la prima volta in vita mia, mi sono esposto pubblicamente appoggiando una candidatura politica, oggi non rinnego la mia scelta, ma vorrei dire due parole a Debora Serrachiani, come hanno fatto in tanti nel web, in merito alla sua mancata candidatura al congresso.

Io non ce l’ho con Debora perchè non si è candidata, è libera di scegliere per la sua vita e come si dice in giro per la blogosfera sarabbe stata massacrata. rispetto la sua scelta perchè in effetti è una sorpresa, voluta dal popolo del web, ma sicuramente se vuoi concorrere alla segreteria del PD devi avere il favore dei circoli e li come si sa da sempre devi fare favoritismi.

Non capisco il dire che Dario Franceschini è il più simpatico e dopo sentire dire in giro che è una battuta. Quando le battute le fa Silvio Berlusconi tutti si indignano. (NdL Debora nella lettera ai sostenitori ha detto di non scegliere Franceschini per la simpatia)
Debora Serracchiani è voluta dalla gente del web, dai giovani, ma sicuro non ce l’avrebbe fatta. Fosse vero il fatto che le è stata promessa la vicipresidenza allora sarebbe una brutta cosa, ma in realtà non la merita?
In realtà a me Francischini poteva anche piacermi, se solo non avesse fatt una marcia indietro epocale. Se dai la tua parola poi devi mantenerla Dario.

Debora Serracchiana ha scritto una lettera personale ai suoi sostenitori, pubblicandola anche sul suo blog, da quanto lei scrive penso di aver capito io male, io non condivido l’idea del PD, io condivido l’idea de rinnovamento, dei valori, di un’Italia migliore.
Debora non dovrebbe volere “il bene del PD”, dovrebbe volere il bene dell’Italia, il bene dei suoi elettori, il bene della gente che in qualche modo l’ha sostenuto e alla fine anche il bene di chi le vuole male.
Debora non dovrebbe definire coraggiosa la sua scelta, dovrebbe definirla di riparo. Una scelta che non metterà niente a rischio, lei piace, è ormai una bandiera e chiunque sarà il segretario potrà usarla come immagine fresca e giovane del partito.

Però ha ragione su alcune Debora, in primi sulla scelta responsabile, questo è vero, è stata eletta al Parlamento Europeo ed onorerà il suo ruolo. In secondo luogo nella scelta di evitare individualismo all’interno del partito, magari lei sarà il primo esempio nella rinascita di qualcosa di buono.

La Serracchiani dice inoltre: “Io lavorerò in prima persona per la realizzazione della nostra idea di Partito Democratico.
Debora, io mi fido di te, siamo sicuri che non mi deluderai? Io potrei ancora darti tutta la mia fiducia, ma tu mi dai una risposta e mi fai capire che noi poveri NON onorevoli non siamo soli?

Le regole per far quel che ti pare in Italia

Esistono delle semplici regole in Italia che ti permettono di fare quello che vuoi:

  1. Sei Ricco
  2. Sei Premier
  3. Possiedi almeno 3 Canali Televisivi
  4. Esistono delle leggi Ad Personam create apposta per te
  5. Essere colluso direttamente o indirettamente con la Mafia
  6. Essere stato iscritto alla loggia massonica P2
  7. Saper raggirare in modo opportuno il conflitto di interessi
  8. Possedere una squadra di calcio e deciderne della sua sorte anche se affermi il contrario
  9. Puoi dire che qualcosa non esiste quanto è evidente che esista ed essere creduto
  10. Emilio Fede (ma anche tanti altri giornalisti) ti lecca il culo

Più regole soddisfa la tua persona più possibilità hai di fare quel che vuoi.

Se ne avete altre suggeritele nei commenti.

Disclaimer: Ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale.

2 ricordi 2 pensieri

Oggi sono 20 anni dalla protesta di piazza Tian’anmen (massacro è un termine più adatto sicuramente). Qualche giorno fa la Cina ha pensato bene di bloccare quanti più mezzi di comunicazione possibile.

In Italia propongono anche di controllare Internet. Controllano l’informazione. Non diventiamo come loro.

Lo stesso giorno, ma di 5 anni più tardi, si spegneva uno dei più grandi attori che ho potuto vedere in vita mia, Massimo Troisi. In Italia c’è stato e sicuramente c’è ancora qualcosa di buono.