Un mese fa parlavamo della possibile acquisizione di SUN da parte di IBM, mentre oggi a sorpresa arriva l’annuncio dell’acquisizione di SUN da parte di Oracle.
Non ce l’ha fatta IBM a proseguire nella trattativa per l’acquisto di di Sun Microsystems, così è arrivata Oracle Corporation che ha annunciato oggi un’intesa per la modica cifra di 7,4 miliardi di dollari. Ciò significa che Oracle pagherà 9,50 dollari ogni azione dell’ormai ex competitor, cioè ben il 42% in più del valore di chiusura in Borsa di Sun dello scorso venerdì.
IBM precedentemente aveva trattato le stesse azioni per una cifra poco inferiore, cioè 9,40 centesimi ad azione, ma aveva qualche settimana fa annunciato di aver interrotto le trattative.
L’operazione annunciata oggi viene stimata da Oracle, al netto dell’indebitamento e delle riserve detenute da Sun, per un controvalore da 5,6 miliardi di dollari.
Il presidente di Oracle, Safra Catz, ha commentato subito dopo l’annuncio:”Ci aspettiamo che questa acquisizione faccia crescere i nostri utili di almeno 15 centesimi (naturalmente ad azione) su una base non-Gaap nel primo esercizio intero dopo la chiusura dell’operazione. Stimiamo che il business acquisito contribuirà per oltre 1,5 miliardi di dollari al risultato operativo non-Gaap di Oracle nel primo anno, cifra che aumenterà a oltre 2 miliardi nel secondo”.
Da parte di Sun l’operazione ha già ricevuto il benestare all’unanimità da parte dei membri del board della società acquisita, agendo qujndi diversamente da quanto accaduto lo scorso 7 aprile in cui il CdA aveva rifiutato i 6,5 miliardi di dollari da Ibm.
Naturalmente la borsa americana non è rimasta a guardare, nelle contrattazioni di pre-market, Sun segna già un rialzo del 27,1%, portando il valore di ogni azione a 8,50 dollari, mentre Oracle lascia sul campo il 4,2%, a 18,25 dollari.
La notizia fa scapore davver, anche il New York Times non esista a dedicargli un articolo, in cui alla fine parla anche di MySQL, un anno e mezzo circa dopo il suo acquisto, il prodotto che forse alla fine dei conti di tutta l’operazione potrebbe risentirne di più. Bisognerà ora vedere quale sarà il suo futuro, con l’operazione Oracle ha adesso il più popolare database del Web e quello più popolare in ambito Enterprise. Ma quale sarà ora la politica di Oracle? Manterrà MySQL Open Source e terrà il Database Oracle a sorgenti chiusi? Aprirà anche il proprio database? Chiuderà anche i sorgenti di MySQL? Sicuramente è ancora presto per ottenere delle risposte, ma la comunità potrebe voler dire la sua.
Ma forse non è solo il predominio tra i DBMS il motivo di tale operazione, Sun dispone di molti prodotti, che se la politica di Oracle sarà quella di mantenerli Open Source potrebbero dargli ottimi risultati, tra cui un sistema operativo come Solaris (e quindi Open Solaris), un’Application Server come Glassfish e tanti ma proprio tanti altri prodotti per ogni settore, oltre naturalmente ai server enterprise con il supporto ufficiale anche per Ubuntu. Infine da non dimenticare il supporto della comunità di cui gode oggi Sun.
Per quanto riguarda gli uffici Sun porta in dote StarOffice/OpenOffice.org che negli ultimi anni è cresciuto come numero di utenze a dismisura.
Infine sul lato dello sviluppo, Sun è proprietaria di Java che nnostante sia anche essa aperto resta comunque la punta di diamante della società e ad esso accompagna l’ottimo IDE NetBeans.
Quindi quale sarà il futuro di Sun con Oracle? Continuerà sulla propria strada Open Source e quindi avrà sempre affianco la comunità (e noi) oppure richiuderà piano piano tutti i propri prodotti e vedremo nascerà decine di fork degli attuali prodotti? Ed il nemico di Oracle era Sun ed il suo Open Source oppure questa è la prima mossa per sferrare un attacco diretto nei confronti di Microsoft?
Solo il tempo potrà dare risposte alle nostre domande.