Come forse sapete, anzi sicuramente lo saprete, Amazon, il noto negozio online di libri (ma anche di musica, film, videogame e di elettronica) ha aperto una filiale in Italia.
Quello che forse non sapete è invece che io sin dalla nascita di Amazon sono un acquirente e fan sfegatato del marchio, il fatto che ora anche nel belpaese sia presente è per me la rovina. Tra il Prime ed i tempi di consegna minimi, tra il catalogo immenso che si ingrandisce giorno dopo giorno, tra i prezzi vantaggiosi, ho già speso un bel pò di soldini.
Detto ciò ora arriva un nuovo servizio, utile sia per tenere traccia di ciò che si vuole acquistare, sia nella speranza che qualcuno compri qualcosa per noi e ce lo regali, La Lista dei Desideri Amazon, che ha anche la funzionalità aggiuntiva di poter essere usata su altri siti.
Beh, se volete vedere la mia lista dei desideri basta che facciate un click qui e se volete regalarmi qualcosa non preoccupatevi, il mio indirizzo lo conosce Amazon!
il nuovo canale di intrattenimento culturale lanciato dalla RAI con il chiaro obiettivo di appagare tutti e 5 sensi dei telespettatori, ma ora ho l'occasione di parlarne nuovamente per un motivo ben preciso. Infatti la domenica sarà in musica per RAI 5, grazie alla presenza di Omar Pedrini, da sempre uno dei miei artisti preferiti, alla conduzione del programma "Rock e i suoi fratelli". Nel corso del programma l'ex fondatore e membro dei Timoria ci accompagnerà scegliendo tra diversi pezzi storici della musica rock.
Così il “Professor Rock” animerà le serate musicali dell'emittente culturale di casa RAI proponendo ogni settimana concerti rock, ma anche pop, ed un viaggio/documentario che accompagnerà gli estimatori della buona musica.
Il primo appuntamento è stato Domenica 12 dicembre, in una puntata incentrata sul grande concerto di Paul Mc Cartney "Good Evening in New York", battesimo in musica del Citi Field di New York con 120.000 persone e sede dello storico concerto che consacrò i Beatles negli Usa nel 1965.
“Non è il potere che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo detiene e la paura del castigo del potere corrompe chi ne è soggetto.“
Aung San Suu Kyi è stata liberata oggi, dopo 32 anni di vere lotte per la Democrazia.
Per lei sentire il sapore della Libertà sarà qualcosa di unico.
Il tributo a lei nel video degli U2 la dice meglio di me. “The only baggage you can bring / is all that you can’t leave behind.”
Ieri sera è stata una splendida serata, una di quelle in cui c’è stato qualcosa di diverso, in cui il Popolo Italiano è stato orgoglioso di definirsi tale. Ieri è stata la prima serata di Vieni Via con Me, trasmissione presentata da Fabio Fazio e Roberto Saviano che ha risvegliato gli animi assopiti di chi, per fortuna o purtroppo citando Giorgio Gaber come ieri ha fatto Daniele Silvestri, è Italiano.
“Vieni via con me”, titolo poco dubbio che apre alle riflessioni sul perchè restare In Italia o perchè andare via dalla stessa, riesce nella sua prima giornata a fare il boom di telespettatori e a battere il Grande Fratello, diretto concorrente nella sfida della prima serata tra Rai e Mediaset.
La trasmissione riesce sotto tutti gli aspetti, riesce in diretta, riesce il giorno dopo, riesce quando Fazio apre la serata, riesce quando Saviano in oltre mezz’ora di monologo parla della macchina del fango, del rischio che corre la democrazia e ricorda Giovanni Falcone, riesce quando Roberto Benigni tra il serio ed il faceto le canta al Premier Silvio Berlusconi, al governo, prendendo in giro tutti da Saviano a Rosy Bindi, riesce quando Nichi Vendola dimostra che l’omosessualità non è un crimine, riesce quando con Claudio Abbado si parla di Cultura, riesce quando si spengono le telecamere.
Nonostante Il Giornale si senta toccato e paragonato alla mafia e corra ai ripari sminuendo il tutto ben accompagnato dal sempre pari passo Libero che parla del buttar fango ma nel verso opposto. I due quotidiani non stanno al gioco e cercano qualsiasi motivo per attaccare Vieni via con me, prima parlando degli alti costi del programma, naturalmente cercando di far leva sul fatto che essendo la RAI il servizio pubblico sono i contribuenti a pagare, ma forse non ricordando gli stipendi d’oro dei propri direttori e soprattutto dimenticando che i quotidiani godono di sovvenzioni statali. Naturalmente poi si passa alla difesa di Berlusconi, all’attacco a Fazio il quale è definito barman, all’attacco a Saviano che viene citato in positivo quando ci differisce dalla Cina e dal fascismo (ma io direi anche da Cuba), ma subito dopo quando si parla di privacy, di quella vera non è un eroe, perchè tocca le escort, perchè tocca Il Giornale.
Accusano di non avere diritto al contraddittorio (insomma come in genere fanno loro ed il loro padrone), accusano lo scrittore della facilità che ha nel nominare Giovanni Falcone, come se non avessero notato che Roberto Saviano già ieri è andato in una precisa direzione, quella di far capire che soli si muore. I due giornali chiudono tornando sui compensi, si leggono cifre astronomiche per i conduttori, addirittura € 2.400.000 in due mentre chi è li a difendere la trasmissione parla di poco più di 400.000 euro, si parla della perdita economica data dal programma.
Niente di tutto ciò regge, per dirla come è stata detta da loro ieri sera, ogni giorno io pago per cose che non voglio, pago per Rete 4, pago per reati mai puniti, pago perchè sono Italiano, ogni giorno vedo la stampa fare i propri comodi, ogni giorno vedo la mafia diventare un’industria, ogni giorno ho paura del futuro, se mai ci sarà un vero futuro. Questa è l’Italia, un paese dove anche una rumena può essere rapinata, nonostante si chiami Paula Mitrache (ma è conosciuta come Haiducii) e si permetta di dire che solo Simona Ventura può capirla, un paese dove un tizio come Franco Califano che ha sperperato in droga e donne i suoi non pochi guadagni si permetta di dire che non può vivere con solo diecimila euroogni sei mesi e pretenda l’aiuto dello stato e magari riesca anche ad ottenerlo, un paese dove una grande trasmissione può essere denigrata.
Tutto è riuscito in quella trasmissione e forse l’unica pecca è che dentro c’è troppo cultura affinchè il popolo possa veramente capire.
Nonostante ciò io, almeno per ora, resto. Resto perchè voglio vedere come tutto ciò va a finire.
Da quando ho sentito il termine Bunga Bunga non mi è venuto in mente altro che il tormento “ora ti sfondo i bonghi” che Elio e le storie tese cantavano in Parco Sempione.
Oggi scopro che il temrine Bunga Bunga ha un duplice significato, uno sessuale ed uno politico/storico.
Ora del caso scoppiato potrei anche fregarmene, però vorrei dire al Premier Silvio Berlusconi che anche io avrei qualche problemino e se magari può aiutare anche me, può dirglielo qualcuno per me?
Chiudo dicendo che quando ho pensato ad Elio e le storie tese non ho mica sbagliato di tanto, per l’occasione hanno creato il Waka Bunga!
Esisto diversi casi in cui le diverse arti si incontrano e generano qualcosa di perfetto o quasi (non per altro il termine Arte deriva da alcune parole che in pratica significa realizzare e ordinare), così è il caso di una canzone che ispira un libro.
Così, come racconta Storie di Libri, dalla canzone “Il Sogno di Volare” di Andrea Buffa nasce l’ispirazione per Carlo Lucarelli che lo spinge a scrivere un nuovo libro il cui titolo sarà lo stesso dela canzone.
In attesa dell’uscita dell’album potrete sentire un estratto in anteprima del brano “Il Sogno di Volare” su Storie di Libri, mentre su Pausa Caffè potrete leggere un’intervista ad Andra Buffa.
Da circa due settimane grazie al team di Liquida, che ha stretto una partnership con Sky per la realizzazione del magazine My Sky Experience in HD, sono un fortunato utilizzatore di My Sky HD. L’operazione che coinvolgerà oltre me circa altri 60 blogger permetterà a noi prescelti di usufruire di tutti i servizi di Sky (o quasi), in particolare dei pacchetti Cinema e Calcio.
Passata la trafila iniziale di registrazioni, compilazioni di schede, ritardi vari e necessari (contrariamente a Matteo Moro ho avuto un poco più di pazienza anche relativamente al fatto che mi sono state date le giuste e dovute spiegazioni) causati anche dal fatto che in pratica per noi blogger che rientriamo nel progetto di Liquida/Sky è stato creato un apposito abbonamento, sono arrivato a casa i tecnici di Sky con tanto di parabola, cavo e decoder.
Gentilissimi e preparati in poco tempo hanno montato il materiale, portato il cavo fino alla TV Full HD, piazzato il decoder ed attivata la scheda dell’abbonamento di Sky. In pratica, in meno di un’ora tutto era funzionante.
Unbox del Decoder MySky HD Samsung 990N
Passiamo ad alcuni aspetti tecnici, il decoder di My SKY HD è un Samsung 990N, prodotto che potete vedere sopra nella foto dell’unbox di Squarciomomo, nel cui blog potete vedere il servizio completo, un bel prodotto che al suo interno contiene un hard disk da 250GB, che equivale a dire spazio per circa 120 ore di contenuti, tra film, partite e trasmissioni. Per il funzionamento, contrariamente al classico decoder, vi è la necessità di far arrivare dall’antenna parabolica due cavi, problema che però si può risolve con un semplice sdoppiatore (lo splitter), grazie ai quali è così possibile guardare un programma mentre se ne registra un altro, registrare due programmi contemporaneamente o addirittura guardarne un terzo già registrato. L’apparato viene completato dalla Digital Key di Sky che permette di vedere anche il digitale terrestre.
In questa mia prima impressione eviterò un commento approfondito sui servizi offerti, eviterò il confronto con il principale antagonista (leggasi Mediaset Premium), eviterò di parlare dei costi, ma mi soffermerò a dirvi solo in poche righe quale è stata veramente la prima idea che mi sono fatto del servizio, senza pensare al resto.
Dal punto di vista qualitativo, con un Televisore Full HD collegato in HDMI, la resa è perfetta, vi è veramente una netta differenza rispetto al non-HD e spesso anche con altre trasmissioni HD, poi in prospettiva delle trasmissioni in 3D la scelta sembra quasi obbligata. L’offerta è veramente ampia, tra i vari pacchetti cinematografici, culturali, sportivi e per bambini c’è l’imbarazzo della scelta. Per chi come me ama spaziare poter guardare un film uscito un anno fa, ma anche un classico del cinema, o poter guardare il Wrestling della WWE e le partite del Football Americano della NF, o ancora riguardare un classico Disney (o come ho fatto io vedere Toy Story), un Anime giapponese o un film di animazione, diventa tutto un’esperienza globale che può quasi creare dipendenza.
La funzionalità di registrazione tramite il servizio MySky è poi il valore aggiunto che completa il quadro (anche Vittorio Pasteris la pensa come me), con il surplus di poter anche scegliere da internet cosa registrare (come fa notare Tambu) , di poter collegare le varie puntate di una serie televisiva e di poter gestire le registrazioni come meglio si crede.
Ma non finisce qui! Il servizio My Sky ha inoltre una aggiunta per coloro che vogliono davvero la perfezione, il servizio Sky Selection On Demand, offre una serie di programmi, film ed eventi sportivi già registrati che saranno disponibili su richiesta dell’utente, servizio che ho apprezzato come Tisbe rivedendo Dogma.
Tutto rose e fiori? Non lo so se alla fine dei conti sarà così, al momento però l’esperienza di My Sky HD è veramente ottima, con il tempo saprò darvi un parere più dettagliato su tutto e magari più avanti avrò modo di confrontarlo con la concorrenza e darvi consigli utili.
Per ora l’unica cosa che so è che non so se My Sky HD fa per voi, ma sicuramente fa per me!
Come ormai ben sapete spesso mi trovo a parlare dei fan di artisti musicali, prima è capitato a quelli dei Green Day, poi a quelli di Luca Napolitano, ora sono capitato sui fan di un gruppo contro i quali pensavo non avrei mai avuto nulla da ridire, mi riferisco ai fan degli U2.
Come ognuno di voi sicuramente saprà, la rock band irlandese è stata in Italia la settimana scorsa, il concerto allo Stadio Olimpico di Roma gli U2 è stato definito da tutti fantastico, cosa che non ho difficoltà a credere, il tutto mi crolla però quando quando su un parere della recensione del concerto, strettamente relativo al gruppo, che diceva che gli U2 sono la band è la più amata e seguita, io abbia qualcosa da ridire, allora si scatena il fanatismo senza poi un tangibile riscontro.
Mi chiedo allora, è mai possibile che anche i fan degli U2 siano dei cretini e che non sia il genere musicale o il gruppo/artista ascoltato a far porre le persone in un certo modo, bensì il fanatismo in se?
La società attuale (e moderna) vuole che sia di moda fare outing o meglio coming out, visto che ora è di moda anche differenziare i termini.
Capita così che Tiziano Ferro decida apparire in copertina su Vanity Fair e di dichiararare la sua omosessualità.
Tiziano Ferro sulla copertina di Vanity Fair
Ora che sia publbicità o meno, che sia verità o meno, che siano affari suoi o meno, ma in un mondo normale ognuno non dovrebbe vivere la propria sfera intima (e non) nel modo che più lo aggrada senza la necessità di dover rendere pubblica tale cosa?
Il mio pensiero resta sul fatto che fare outing non è un atto di coraggio, è un atto di richiamo.
Ho il massimo rispetto per Tiziano Ferro in questo caso, ma spero che tra qualche anno chiunque potrà essere libero anche di amare chi e cosa vuole.
Detto ciò ci tenevo a chiudere dicendo che io viceversa non sono gay.
Accade che sta per uscire il terzo album di Luca Napolitano e che uno dei forum dei suoi fan decida di spingere nella sua pubblicizzazione.
Accade anche che scrivano:
“Il cd di Luca è in agguato…. e le pagine web con i relativi articoli sono sempre di più!!
Come ben sapete, penso che l’opinione pubblica sia la cosa più pilotabile del mondo.. quindi un bel giretto di parole non potrà che farci bene!!
Che dite se commentiamo un po’ qua e là e facciamo un po’ di sana pubblicità a Luca??“
Ora, a parte che il termine agguato è inappropriato ed escludendo il fatto che l’uso dei puntini sospensivi è alquanto osceno, ma si sa che quelli sono gratis, vorrei dirvi cari fan di Luca Napolitano, non vi sentite idioti nel pensare, dire e scrivere il fatto che vogliate pilotare l’opinione pubblica per far vendere il cd di un artista? Non vi vergognate del fatto che senza tale mossa il cd di Luca Napolitano venderebbe pochissimo e che magari il motivo è proprio perchè non vale nulla e le canzoni sue nemmeno??
Cari Fan di Luca Napolitano, devo proprio dirvelo, siete peggio dei fan dei Green Day.
UPDATE 20/09/2010 Ore 13.15: Il Forum di Luca Napolitano è ora protetto da password. 😀