Ogni tanto passa una frase, passa nella mia testa per giorni o settimane, a volte mesi ed anni. Parte spesso dallo stesso posto. Da anni ormai.
“Chiedo venia mi vida non senti il lamento del tempo che passa,
l’arroganza che diventa stile e ti fa sempre ridere.”
Che forse davvero dovrei chiedere venia se non scusa, forse sto passando o sono già passato e non me ne sono accorto, forse rido perchè ridere è facile.
“dopo un’attenta analisi, confronti e riflessioni ho capito che io,
no, non ho capito niente di te,
non ho capito niente di te.”
Come se ci fosse bisogno di un’attenta analisi, di confronti o riflessioni. Alcune cose si capiscono subito. alcune cose le capisco subito.
“Credendo di sapere quello che ci aspetta
(ho voglia di)
vedendo come tutto cambia un’altra volta
chiedendomi se ancora tu mi stai ascoltando
(perdermi)
allora dimmi che sei qui e non stai fuggendo.”
Ma poi in realtà la parte bella non è proprio sapere cosa c’è dopo? Non è sperare in qualcosa di migliore?
Perchè quando qualcosa cambia può cambiare anche in meglio, perchè so che tu, tu che sei li a pensare e leggere, so che almeno tu mi stai leggendo e mi stai ascoltando.
“ma quale noia mi da
farmi incantare dall’eccesso per giustificare e fingere di non vedere i miei difetti,
sai,
io drogo i sensi per assecondare istinti che mi inchiodano e mi legano qui,
sei sempre in fuga da te,
gioia cercarsi e ridere
senza vestirsi di una calma sempre più apparente,
e non mi accorgo che
io sono il mio peggior nemico
un fragile gigante per sociare i raggi del suo ardore”
Quando in fondo basterebbe soltanto essere leggero nel vestito migliore?
“Chiedo venia mi vida
non senti il lamento del tempo che passa.”
Forse la mia vita no, ma io inizio a sentirlo il tempo, inizio a sentire la schiena.
Questi capelli bianchi mi creano scompenso. Davvero lo fanno. A me che pensavo non sarebbe stata una cosa preoccupante.
Forse perchè quando meno te lo aspetti capita l’inaspettato e non sai mai come reagire?
Ho quasi trentanni, troppi capelli bianchi per quelli che mi vedevo addosso fino a qualche settimana fa, ma ho ancora mille perchè che aspettano una risposta. Come se di anni ne avessi dieci.
E ora è meglio tornare a correre, altrimenti ci prendono!
Qualche giorno fa è apparso sul blog dell’Onorevole Gabriella Carlucci un articolo dal titolo pirati informatici spendono di piu’ in cui l’ex presentatrice tv, oggi politico, spiega a suo modo, secondo lei esatto, il perchè scaricare da internet costa più che acquistare titoli originali.
Premesso che incoraggio sempre a scaricare software libero e musica libera (da Jamendo), vediamo in pò le banalità espresse nel suddetto post.
In estrema sintesi ho intenzione di dimostrare, a tutti coloro che
credono di risparmiare scaricando illegalmente materiale multimedia da
Internet, che si sbagliano e di grosso.
Iniziamo col il notare che a modo suo lo dimostra.
I
processori attuali arrivano in alcuni casi a superare la soglia dei 100
Watt di consumo, potenza che chiaramente viene erogata
dall’alimentatore presente nel PC il quale oltre al processore si
occuperà di alimentare anche le altre periferiche contenute nel
computer, masterizzatori, eventuali periferiche esterne alimentate via
USB e le stesse ventole di raffreddamento; un conteggio veloce ma
abbastanza realistico ci permette di valutare il consumo di un PC
fisso: se infatti mediamente la potenza consumata dal computer e’ di
300 Watt (nei casi di PC ben equipaggiati tale consumo puo’ essere
anche superiore, esistono in commercio alimentatori per PC che arrivano
fino a 600 o 800 Watt ) e il PC rimane acceso per una decina di ore al
giorno
I computer ben equipaggiati sono quelli cosiddetti per “Gamers”, cioè persone che li acquistano per giocare a videogiochi, non lasciando in genere il proprio PC a scaricare.
facilmente potremo quantificarne il consumo moltiplicando il
consumo (espresso in KiloWatt) per il numero di ore di utilizzo, nel
nostro caso quindi 300 W = 0,3 KW da moltiplicare per 10 ore , ovvero
3KWh. Considerando un costo dell’energia elettrica medio di circa 0,2
euro/KWh , il PC dell’esempio, tenuto acceso per 10 ore al giorno ci
costa 60 eurocent al giorno; cifra che sembra ridicola, ma che
moltiplicata per 365 porta a circa 200 euro.
Fino ad ora leggiamo 200 euro, che equivale a circa 8 CD, 4 Videogame per console, 6 videogame per pc, 6 film in dvd.
Per rimanere sul terreno della concretezza,
la durata media di un computer usato per scaricare filmati e musica è
all’incirca di 2 anni; un personal computer che ci permetta di
scaricare velocemente materiale multimediale molto voluminoso non costa
meno di 1000 €.
Forse quello è il ciclo di vita di un sistema operativo, i pc non è che dopo due anni muoiono, basterebbe mettere su del software libero e dopo 10 anni usi ancora lo stesso pc. Ma al di la del software libero, il mio pc dura da 6 anni ormai. Per quanto riguarda “un personal computer che ci permetta di
scaricare velocemente materiale multimediale” forse l’On. Carlucci non sa che la velocità non dipende dal pc, ma dalla banda, dalla connessione, quindi dalla linea ADSL (o equivalente). Un pc utilizzato per scaricare velocemente materiale multimediale può costare anche 279 euro (ho preso il primo a caso da CHL).
A questi vanno aggiunti il costo dei supporti
informatici, sui quali copiare film e musica scaricata illegalmente,
che potremmo quantificare in 100 euro annui.Aggiungiamo ora il costo
della bolletta telefonica: le tariffe flat, ovvero tutto incluso,
costano mediamente tra i 20 e i 30 euro mensili, vale a dire circa 300
euro annui.
No un attimo, facciamo i conti per bene, uno spende 30 euro per una adsl (che è troppo ma può starci), lascia il pc acceso 24 ore la giorno e scarica solo per una quantità di supporti pari a 100 euro? 24 ore al giorno, con una 4Mbit/s, significano teorici 40GB di dati, che equivale a 10 DVD al giorno, quindi la spesa sarebbe notevolmente superiore, uno spenderebbe circa 3500 euro annui, ed avrebbe per se più di 3000 film (o fate voi i conti per cd, videogiochi o altro).
Sommando le cifre calcolate finora arriviamo ad un totale
che oscilla all’incirca tra i 1600 euro e i 2000 euro.
Sempre secondo i suoi calcoli. -_-‘
Sapete cosa
avrebbe speso un utente medio se avesse noleggiato, tutte le uscite
disponibili, in un comune videonoleggio? Tra i 1100 ed i 1300 euro,
sempre calcolati su base annua, con un risparmio netto calcolabile tra
i 500 ed i 700 euro.
Quante sono le uscite disponibili? E Di quali parliamo solo dei film attuali, senza poi averrne una copia per se. E soprattutto sempre secondo i suoi calcoli.
Senza calcolare, fatto di importanza non
secondaria, la pessima qualità di filmati scaricati dalla rete rispetto
a prodotti ufficiali messi in commercio dalle case cinematografiche.
Chi scarica non scarica solo film, e spesso e volentieri chi scarica scrica DVD, con la medesima qualità.
A questo punto è proprio il caso dire: meditate gente, meditate……
A questo è proprio il caso di dire: si informi meglio onorevole, si informi meglio….
P.S. naturalmente l’onorevole non ha considerato che molti contenuti scaricabili sono liberi, siano essi film, siano videogame, siano software o siano programmi.
Da un pò di tempo sto usando nuovamente, assiduamente e con un certo criterio Facebook, dopo un paio di mesi oggi stavo facendo qualche riflessione, ad un certo punto mi sono posto la domanda “FaceBook farà morire il Web 2.0?”.
In effetti FaceBook è un Social Network (ma c’è chi lo definisce Social Utility) di per se abbastanza scarno, nella sua versione base permette di caricare un profilo, le foto, agigornare lo stato, scrivere nella bacheca. Esso però si espande in maniera esponenziale grazie alle varie applicazioni, che sono sia gioia ma anche dolori dello stesso Social Network.
Tornando alla mia domanda, il perchè me la sono posta è semplice:
Facebook è microblogging: permette di aggiornare il proprio stato e di scrivere poche righe al volo su ciò che si sta facendo. Questo rende inutili sistemi come Twitter, Identi.ca, Jaiku, Pownce e BeeMood.
FaceBook è blogging:permette di scrivere sulla propria bacheca delle note, ma anche dei testi lunghi, inserire link scrivere articoli. Ciò elimina la necessità di un proprio blog rendendo inutili strumenti come WordPress, Blogger e TypePad.
FaceBook è un contenitore di foto: si possono caricare le proprie foto, geolocalizzarle, taggare persone ed eventi, con le apposite applicazioni permette anche di votare le stesse foto. Quindi strumenti quali Flickr e Picasa non sono più necessari, allo stesso tempo non hanno più senso di esistere reti sociali come Badoo.
FaceBook è un gestore di eventi: si possono organizzare meeting, concerti ed altre tipologie di eventi, segnalare la propria partecipazione o meno ad un determinato evento. Strumenti come Meetup non sono quindi più necessari.
FaceBook ha i gruppi: qui le persone con interessi simili possono ritrovarsi, condivedere le proprie passioni, discutere, decidere di organizzare un evento, condividere foto e video. L’esistenza di Forum in giro per il web (e ancora una volta di strumenti come MeetUp) diventa pertanto inutile.
FaceBook ha le pagine: qui gli artisti, le persone famose, gli sviluppatori, le aziende, ma anche gli uomini comuni, possono creare una propria pagina in cui presentarsi, pubblicizzarsi e aggiornare le persone. Non è più necessario avere un proprio sito web o un proprio blog, la presenza on line si può gestire da qui.
Ma FaceBook non è solo questo, queste sono solo alcune delle applicazioni predefinite, esiste un Mercatino in cui si può offrire o cercare qualcosa, esiste una chat in cui chiaccherare con gli amici, esiste un potentissimo strumento di ricerca degli amici “dimenticati”, poi le varie appliazioni che permettono di confrontarsi con gli altri, di scambiare video, musica, addirittura film, oppure quelle che permettono di gestire un calendario di appuntamenti o le offerte di lavoro.
Insomma in FaceBook c’è tutto, proprio questo inglobare tutto potrebbe fare si che sempre più gente lo usi come strumento unico, ma ciò potrebbe portare al perdere lentamente il resto del Web 2.0, che è si il contenuto prodotto dagli utenti, ma spesso è stato l’innovazione e la relizzazione di una nuova idea a farlo crescere.
Quindi ora lo chiedo a voi, FaceBook farà morire il Web 2.0?
Sembra che la storia di The Pirate Bay non smetta di avere ripercussioni, sulla base di un post di downloadsquad, ecco dopo la recensione di Jamendo una lista di 45 siti dove poter scaricare gratuitamente e legalmente MP3:
Molti di voi già conosceranno Jamendo, ma voglio comunque parlarne e segnalarlo a chi ancora non lo conoscesse.
Jamendo è un servizio che combinando una piattaforma musicale ad comunità mira a creare, forse già riuscendoci, un nuovo modello di business. In parole porvere Jamendo non è altro che per gli artisti un servizio di pubblicazione delle proprie canzoni o musiche, mentre per gli utenti un sistema per cercare, ascoltare e scaricare musica.
Tutta la musica disponibile su Jamendo è distribuita sotto una licenza libera, Creative Commons o Free Art License, è possibile in genere ridistribuire la musica scaricata, ascoltarla quante volte si vuole, senza pagare alcuna cifra e senza nessuna royalty nascosta.
I file audio sono distribuiti nel doppio formato Ogg Vorbis ed MP3, il loro download è effettuabile da web tramite HTTP, da rete eDonkey o da BitTorrent.
L’integrazione con un social network formato dagli utenti della comunità fa si che gli artisti vengano conosciuti e i loro album votati tramite il sistema di votazione e raccomandazione integrato. Inoltre con la possobilità di etichettare sia gli artisti che le canzoni è possibile scoprire facilmente nuovi artisti attinenti ai nostri gusti. Inoltre è possibile oltre alla ricerca per genere, effettuarne una in base agli artisti famosi preferiti.
Il modello di business di Jamendo è semplicissimo, anche se abbastanza alternativo ai metodi standard utilizzati per guadagnare in genere con la musica e i musicisti sta riscuotendo un discreto successo.
Gli artisti possono scegliere tra due diversi programmi: le donazioni o la pubblicità. Nel primo caso l’artista riceverà la donazione, minima di 5 euro, meno 0,5 euro che andranno nelle casse di Jamendo, mentre nel secondo caso l’artista e Jamendo divideranno in parti uguali il guadagno proveniente dall publbicità on line.
Questo sistema sta funzionando talmente bene che un pò di tempo fa YouTube pensò di fare qualcosa di simile.
Il sito è al momento disponibile in diverse lingue, anche se non tutte completamente tradotte, oltre all’Italiano è presente l’Inglese, il Tedesco, lo Spagnolo, il Francese, il Polacco, il Portoghese, il Russo ed infine il Turco.
La comunità è già adesso vastissima, ad oggi si contano 11583 album pubblicati, 64123 recensioni di album e 392863 membri attivi, ma questi numeri crescono di ora in ora.
Inoltre Jamendo si integra bene con diversi software, tra cui:Rhythmbox, Amarok,HO Player, Ruja, Music4Wii, nstnt player e SongBird.
Per quanto riguarda gli sviluppatori, Jamendo mette a disposizione un proprio set di API, che per facilitare il lavoro degli sviluppatori sono anche compatibili con quelle di Flicrk, Last Fm e AudioScrobbler, oltre a fornire un dump del database di tutti i dati, ciò rende possibile l’utilizzo di applicazione e mashup esistenti con poche e semplici modifiche.
Insomma, alla fine dei conti Jamendo può essere un’ottima scelta per chi ama la musica oppure una valida alternativa per chi subisce la forza delle major (come The Pirate Bay).
NdL: Tra le altre cose pian piano sto cercando di portare anche i contenuti su OS Tracker in modo da diffonderli.
BLIP.fm è un servizio musicale che si basa sull’idea di twitter, ma estendendola nel campo musicale.
BLIP.fm
In pratica permette di effettuare MicroBlogging, associando ai singoli messaggi delle canzoni. In realtà questa procedura, chiamata blip, avviene all’inverso, si sceglie una canzone e si inserisce il messaggio da associare.
L’idea di base è quella che ogni utente si comporta da DJ, scegliendo la propria playlist e realizzando così un microstreaming musicale, infatti le canzoni “blippate” verrano poi riprodotte dal browser. In base alle proprie scelte musicali i DJ acquisiscono “rispetto”, tramite la funzionalità “props”.
BLIP.fm si integra con Twitter, Jaiku, Pownce, FriendFeed, Tumblr, LiveJournal e Last.fm, Inoltre permette di integrarlo nel proprio sito tramite un widget personalizzabile simile a quello che vedete sotto.
Da qualche giorno il noto servizio Web 2.0 di condivisione musicale di Mixtape, che prende l’originale nome di Muxtape, è stato chiuso per un tempo indefinito a causa di problemi con la RIIA.
MA la comunità della rete sembra non sottostare a queste privazioni e subito qualcuno della comunità open source ha pensato di fare un progetto simile in modo che ognuno possa creare i propri mixtape sul proprio sito.
Per utilizzare il nuovo software, che prende il nome di Opentape, è necessaria qualche conoscenza in più dell semplice inserimento dei propri dati in un sito, però non è nemmeno tanto complicato, provare per credere!
Giusto qualche giorno fa ho pubblicato la lista delle 10 donne più HOT del 2008 secondo Maxim (e quelle secondo me) e dopo aver letto dell’intenzione di Playboy di eleggere la blogger più sexy, che tra l’altro ha fatto venire ad qualche italiano l’idea di fare un concorso apposito, quest’oggi mi è venuta voglia di fare una classifica un pò particolare: Le 10 donne più sexy del web, siano esse geek, tecnologie-dipendenti, blogger o semplici utilizzatrici, l’importante è che siano conosciute sul web o grazie ad esso, ma che il loro non sia un semplice sito istituzionale.
Premetto, non me ne vogliano le italiane, ma di sexy sinceramente non me ne è venuta in mente nessuna, ho deciso di omaggiare Dania che conosco da un pò di tempo e che comunque tra tutte le italiane che conosco è quella che ha più carica sensuale.
Bando alle ciance ecco il mio elenco:
Marina Orlova
Marina Orlova è famosa a livello planetario grazie al suo blog HotForWords. Studiosa di lingua ed etimologia con ben due lauree nel suo curriculum, nel blog personale si occupa di discutere sulle origini delle parole richieste dagli utenti, il tutto in abbigliamento spesso e volentieri sexy, aiutata dal fisico a dir poco prorompente. Il suo canale su YouTube è tra quelli più visitati, forse il primo in assoluto con oltre 100.000.000 di visualizzazioni, numeri che gli hanno permesso di ottenere il titolo di Guru numero 1 di YouTube.
A conferma della sua leadership nel connubio donne e tecnologia, lo scorso anno è stata la più votata nel concorso promosso da Wired per la Geek più sexy del 2007.
Justine Ezarik
Altra grandissima personalità del Web, Justine Ezarik è famosa per il suo blog Tasty Blog Snack. Grafica e Web Designer Freelance, è un vero animale da social network, frequentatrice e conoscitrice dei più importanti servizi del web 2.0.
Conosciuta dai più come iJustine, nome dato anche alla sua WebTv, è forse la più geek della classifica, è una Apple addict, amante di iPhone, iMac e tutto ciò che gira intorno all’azienda di Cupertino. Nel suo blog recensisce e presenta prodotti per il pubblico della mela.
Tutto ciò però non a discapito della cura femminile, è di bella presenza ed è seguita da un pubblico numerosissimo.
Larissa Meek
Larissa Meek è un’animatrice 3D, nonchè modella, attrice di reality TV e niente poco di meno che finalista alla competizione Miss USA. Nel suo blog personale non si focalizza su un determinato argomento ma varia tra film, grafica e foto, usando il suo spazio come sfogo personale e per presentare i suoi artwork.
E’ stata Miss Missouri nel 2001, qualificandosi poi quarta al concorso Miss USA, ma dopo tale esperienza ha preferito promuovere le sue esperienze nel campo del tridimensionale.
Lisa Bettany
Definita da molti la Geek più sexy del Canada, Lisa Bettany è una blogger, produttrice multimediale, fotografa, scrittrice, attrice ed infine , modella. Nel suo blog che giustamente prende il nome di Mostly Lisa parla di nuove tecnologie, web 2.0, fotografia e di tanto in tanto esprime anche qualche parere personale su ciò che accade nel mondo.
Morgan Webb
Morgan Webb, laureata a Berkley, ha delle competenze informatiche abbastanza alte, ha lavorato per TechTV ed è oggi parte attiva di G4 con la sua trasmissione X-Play. Il suo “prodotto” di punta è WebbAlert dove realizza podcast e video virali. Infine tiene una rubrica mensile sull’edizione Statunitense di FHM.
E’ apparsa in articoli e servizi di Maxim e FHM. Nello stesso FHM è stata per tre anni consecutivi tra le cento donne più sexy del mondo. Per altre riviste e siti web, come RTD e Colleges.com U Magazine, è stata la donna più hot dell’anno.
Piccola curiosità, è seposata con Rob Reid, il fondatore di Listen.com e uno dei princiali artefici del servizio Rapshody di RealNetworks.
Kari Byron
Se devo essere sincero fino a qualche giorno fa non conoscevo Kari Byron, poi ho scoperto che nel web è abbastanza conosciuta. non essendo uno dei mostri sacri del Web 2.0 (ha avuto solo un vano tentativo di socializzazione su MySpace) forse è sconosciuta ai più, in realtà forse nemmeno meriterebbe di stare qui, però mi è stato simpatico il fatto che è nata il mio stesso giorno (lei qualche anno prima).
Oltreoceano è molto famosa in quanto figura come assistente nella trasmissione Mythbusters, è anche apparsa nel famoso The Late Show with David Letterman. Esperta in effetti speciali, ultimamente sembra che si stia facendo spazio per un possibile approdo insieme ad alcuni suoi colleghi al mondo dei videogiochi.
E’ apparsa per un servizio con relativa intervista su FHM, nel corso del photo shoot ha riprodotto il famoso esperimento delle Mentos nella Coca Cola Light.
Christine Dolce
Christine Dolce è forse la donna che più rappresenta le potenzialità di MySpace, definita Vanity Fair “Queen of MySpace”, ha più di un milione e mezzo di contatti ed è famosa a livello planetario. Meglio nota come ForBiddeN, sul famoso social network ha costruito la sua popolarità che è cresciuta a tal punto da ottenere un servizio per Playboy. Prima di questa esperienza aveva già posato per FHM, Rolling Stone e Stuff Magazine. Tra le altre apparizioni può vantare quella in Blowin’ Up su MTV, addirittura appare nel videogioco Def Jam: Icon.
Nel corso degli anni è stata più volta definita come l’erede nel web di Pamela Anderson, nel 2007 è stata inclusa da AskMen.com nelle 99 donne più sexy e nello stesso anno è stata scelta per essere la ragazza nella copertina del CD Angels del gruppo Gothic Rock The 69 Eyes.
Non è assolutamente una geek girl, bensì si interessa più a trucchi, tatuaggi e jeans strappati, passione che l’ha portata ad essere co-creatrice della linea di jeans Destroyed Denim. Ultimamente però sembra abbia capito che deve ancora spingere sulla sua immagine in congiunzione con internet realizzando una Web Tv e una Web Radio.
Brooke Hattabaugh
Brooke Hattabaugh, meglio nota come Brookelyn, è una delle nove componenti del Frag Dolls Team creato dalla Ubisoft per rappresentare i propri videogame e promuovere la presenza delle donne nell’industria del videogame.
Appare in alcuni show della tv G4 e scrive per diverse riviste del settore. Aggiorna il suo stato sul blog delle Frag Dolls, si definisce Giocatrice Professionista e passa le sue giornate tra Rainbow Six, Splinter Cell e gli altri giochi basati sui libri di Tom Clancy.
Tila Tequila
Quando si parla di celebrità, sexy ed internet insieme, Tila Tequila non può mancare. Ultimamente definita come la più importante celebrità del web, deve la sua popolarità soprattutto a MySpace grazie ai suoi oltre tre milioni di contatti. E’ stata Cyber Girl per Playboy, non mlto tempo fa MTV ha appositamente per lei realizzato un reality show dal titolo “A Shot at Love with Tila Tequila ” in cui lei doveva scegliere il suo compagno o la compagna (è bisex). Ha inciso due album musicali e scritto un libro, mentre nel tempo libero si diverte ad apparire come comparsa nei film, in servizi fotografici e in copertine di riviste. Infine giusto per confermare una tendenza delle utenti di MySpace, anche lei compare in un videogioco: Street Racing Syndicate.
Su internet sembra che la sua popolarità cresca di giorno in giorno senza limiti.
Daniela Farnese
Lasciata da me volutamente all’ultimo, Daniela Farnese in arte Dania è l’unica italiana in questa lista. Nonostante si definisca tutt’altro che geek si trova ben a suo agio con gli strumenti del Web 2.0, (vi basta seguiri il suo twitter o cercarla su Flickr). Ha un blog personale, Malafemmena, che recentemente ha compiuto 5 anni, in cui dice ironicamente la sua su molte cose. Si definisce precaria di professione, ed in realtà è così, nonostante una laurea è ancora alla ricerca di un lavoro stabile. Da un pò di tempo ha anche un blog su Donna Moderna dal titolo “Le Faremo Sapere” in cui naturalmente parla di lavoro e precarietà, inoltre con il compagno Pro-fumo cura anche il blog Italiani Brava Gente.
Ha completamente distrutto il concetto di anonimato e privacy, ha messo on line nome, cognome e numero di telefono, si diverte a provocare ma senza mai superare alcun limite.
Lo scorso anno ha realizzato un calendario che ha avuto almeno sul web un discreto successo.
Nonostante non sia la classica americana bionda, occhi azzurri e rifatta, riesce comunque a riscuotere i consensi del pubblico maschile che sempre più numerosi cercano di avvicinarla. Nell’ultimo periodo la sua immagine ha meritato di essere in home page del corriere, che il futuro le riservi una copertina come prima blogger su Max o qualche altra rivista italiana?
E voi cosa ne pensate di questa lista? Ho dimenticato qualcuno? Avete suggerimenti per una seconda lista? Per sapere chi più gradite ho deciso di creare un sondaggio che durerà una settimana, votate la vostra preferita e fatemi sapere i vostri pareri!