nonsense
Ricorsivo
Pensa che sto pensando a dove sei e penso che pensi a dove sono io e pensi che sto pensando a te
Banalità
– Signorina il mio giro è terminato. La ringrazio della cortesia.
– Si figuri, spero sia stato positivo il giro.
– Non so dirle, sono entrato in un modo, esco in un altro.
“Eggià.. si entra sempre in un modo e si esce in un altro…
Io quando entro senza bussare me ne vado senza salutare…”
‘Secondo me quella pagina dovrebbe restare li ferma, la storia non finisce? E che male c’è? Deve per forza finire tutto?’
[Il nome Smith è banale, ma conosci un medico non banale?]
riepilogo…
“drill driiiiiiiiiiiiiiill!”
– Chi è?
– Salve, Sono il Dr. Smith.
– Salve Dr. Smith, mi dica.
– Sono venuto per il controllo annuale:
– Ah si prego, in cosa posso esserle utile?
– Signorina, intanto mi presenta tutti i pazienti?
– Si certo, mi segua.
…
(P.s. significa: fai un riepilogo gentilmente dei personaggi visti fin’ora?)
non riesco più a scrivere…
/* mi tremano le mani…
perchè?*/
coma…
“…non morire…”
cancellare
“Con quell’ombra mi ero lasciato un mondo alle spalle.”
Non avevo mai provato a cancellare il mio futuro, non è possibile cancellare il passato, ma il futuro se ci pensi un pò è possibile cancellarlo.
Basta poco in fondo, basta distruggere qualche sogno. Io oggi sto eliminando ricordi del mio passato. Piccoli elementi che potrebbero ricordarmi qualcosa, qualcosa che all’epoca erano un piacere, ma che oggi fanno male.
“Con quell’ombra mi ero lasciato un mondo alle spalle.”
Una volta lessi su un libro una storia, una storia di una persona, raccontata da una persona, vissuta da una persona.
Ricordo un pezzo che parla di me, dice:
“Adesso cerca di capire, fratello. Cerca di capire, se puoi / Tutto quel mondo negli occhi / Terribile ma bello / Troppo bello
E la paura che mi riportava indietro / La nave, di nuovo e per sempre / Piccola nave/ Quel mondo negli occhi, tutte le notti, di nuovo / Fantasmi / Ci puoi morire se li lasci fare / La voglia di scendere / La paura di farlo / Diventi matto, così / Matto
Qualcosa devi farlo e io l’ho fatto / Prima l’ho immaginato / Poi l’ho fatto / Ogni giorno per anni / Dodici anni / Miliardi di momenti / Un gesto invisibile e lentissimo.”
E ora? cosa succederà?
.
..
…
Quale è il mio nome?
…
..
.
vuoi?
chiese:”mi leggi un libro?”
il suo nome…
il suo nome era sally…
il suo nome era sally… era piccola…
il suo nome era sally… era piccola… aveva i capelli rossi…
La incontrai un giorno…
La incontrai un giorno di tanto tempo fa…
i suoi occhi…
i suoi occhi incontrarono i miei…
i suoi occhi incontrarono i miei e qualcosa cambio…
qualcosa… qualcosa cambiò.. qualcosa… cambiò.. crinc.
Crinc Cranc… cantava la bambina…
Ho rivisto i suoi occhi… ho rivisto… me…
anni fa.
/* ricordo il momento in cui ho lasciato tutto, il momento in cui sono entrato, ricordo quando quella porta si chiuse, e il mio cuore sentì il nulla. Vuoto. */
P.s. stasera sono da blog mio… tivvibbi