ehy… dove volevi andare?
dove vorresti andare? e dove sei ora?
/* sono nel tempo di chi luce non ha */
dove andrai?
/* andrò nello spazio di chi fiato non ha */
e quindi?
/* vengo dal passo che vita non ha */
nonsense
quando?
quando smetti di sognare e inizi a vivere?
quando capisci che sei in una gabbia che non ha pareti?
quando incrocerai quegli occhi di nuovo, cosa dirai?
Lui sapeva cosa sentiva, sapeva cosa era, sapeva…
stai dormendo o sei sveglio? e quale è il tuo nome?
lontano da li…
una donna… un lettino.. un bimbo.. una nuova vita… chissà che occhi avrà…
chissà se sarà forte come la mamma… o preciso come il padre… chissà che futuro avrà… in un altro mondo… ma tanto dentro questo.. di mondo…
di chi sono quegli occhi?
lontano… mezzo/a dietro un muro..
/… “chi sei?” …/
rumori
Correva. Correva avanti indietro. Avanti indietro, Stump, Muro. Avanti indietro. Avanti indietro, Sbam, Porta.
Urla, urla da tutte le parti. Urla dentro. Grigio. Materia Shhh… Silenzio…. Lacrima. Non voglio… Non vuole…
alla ricerca di una foto…
Si guardava intorno… alla ricerca di cosa poi? alla ricerca di… di cosa? poi..?
Urlava.. URLAVA! Nessuno lo sentiva. NESSUNO! Urlava nella sua mente!
Vedeva colori pallidi, colori che non erano nè cielo ne terra.
Passa un’ombra, tutte ombre per lui, ombra che ti porta in cella, ombra che ti fa mangiare, ombra che ti da la medicina. Ombra… ti mangia dentro e la vedi fuori.
Eppure avrebbe voluto guardarsi, prima, dopo. Una foto. “Mi scatti una foto? Oppure mi fai un ritratto e me lo fai vedere? Voglio vedere come sono da fuori.”
Il giorno diventava notte. Gl incubi dominavano le persone. I sogni mietevano false speranze. La luce veniva inghiottita dal buio.