“Nuntio vobis gaudium magnum:
Habemus Papam!
Eminentissimum ac reverendissimum dominum,
dominum Georgium Marium,
Sanctæ Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio ,
qui sibi nomen imposuit Francescum”
Questo è oggi il Papa. Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio.
Tutto il resto sono cazzate.
E’ partita da subito la caccia contro il nuovo Papa, naturalmente scavando a fondo, ma anche non troppo, e trovando qualunque cosa, piccola o grande che sia, da buttare in prima pagina.
Scopriamo così che Papa Francesco è misogino in quanto avrebbe detto che le donne sono buone solo ad affiancare un uomo, che è omofobo, in quanto avrebbe scritto che l’unione omosessuale è un attacco a Dio, sanguinario e favorevole alla dittatura militare in Argentina di Jorge Rafael Videla.
Insomma è stato eletto il diavolo!
Oppure no. Oppure ci si ferma solo ad attaccare. Si valutano le parole fuori dai contesti, si leggono le azioni dal punto di vista che più piace, si da credito alle persone che ci fanno comodo. Funziona così per tutti, per me, come per voi.
Mi meraviglio come mai ancora nessuno abbia pubblicato la notizia che nell’annuncio dato dal Cardinale Jean-Louis Pierre Tauran, quello che vi siete chiesti cosa si fosse fumato prima di dare l’annuncio è che in realtà soffre del morbo di Parkinson, abbia usanto nuovamente la forma verbale in accusativo, una di quelle notizie che “IN ITALIA NESSUNO NE PARLA!!!!!1!!!”.
Da ieri sento nominare Horacio Verbitsky, l’uomo che è divenuto più famoso nelle ultime 24 ore, dopo Bergoglio, eppure quasi nessuno ha nominato Aldo Cazzullo, eppure parlano degli stessi avvenimenti.
A parte ciò, il neo eletto può essere visto in due modi, come il capo della religione Cattolica, Papa Francesco, o come il capo dello stato Vaticano, Jorge Mario Bergoglio.
Come capo di uno stato, come se fosse un qualsiasi altro stato, ha la sua valenza politica, che lo si voglia o meno, e le sue scelte e parole influenzano gli altri stati, come per l’Italia accadeva e accade per Obama, per Fidel, per Chavez e per chiunque altro.
Come capo di una religione spero vivamente che voi persone intelligenti non abbiate mai creduto in una rivoluzione immediata e soprattutto nel matrimonio gay. Altrimenti devo dire che vi ritenete intelligenti, ma non lo siete. Quella è la strada che il diritto canonico segue da millenni, e così sarà ancora per un poco, il resto è solo speranza, tra l’altro spesso nemmeno comune ai religiosi.
E la storia collegata alla dittatura? Se anche fosse vera, beh, non vogliamo valutare il futuro di un uomo dal suo passato? Soprattutto in tal senso basterebbe ricordare San Paolo e soprattutto in questo caso San Francesco. Si può sempre cambiare, essere migliori e dare l’esempio.
Intanto a me questo Papa ieri è piaciuto, del suo passato, che ormai è andato, poco mi importa, del suo futuro, che è un pò il futuro di tutti noi, posso solo dire che spero in bene.