Caro Roberto Saviano,
perdonami se inizio dandoti del tu, ma visto che ho una richiesta da fare preferisco rivolgermi così a te, magari a mio agio riuscirò ad esprimermi meglio.
Ti premetto che, contrariamente a ciò che pensano molti, tu non mi sei antipatico, anzi mi piace il tuo modo di porti nei confronti delle cose ed il tuo modo di proporle a chi ti legge o ascolta. Aggiungo anche che non sono qui a farti i conti in tasca e che diversamente da ciò che penseranno molti la mia richiesta non è collegata ai soldi che tu guadagni, che per l’amor del cielo sono tutti merito tuo, tra l’altro sei un artista nel tuo campo, inoltre ti stimo per ciò che hai fatto e soprattutto per ciò che inaspettatamente hai dovuto patire.
Detto ciò, la mia richiesta è abbastanza semplice, dopo aver visto il tuo sito ed aver letto in giro che pubblicherai un nuovo libro, su un tema come la ‘ndrangheta che mi tocca ancora più da vicino, avrei una richiesta da farti, potresti pubblicare il tuo nuovo lavoro sotto Licenza Creative Commons (CC)?
Riassumendo brevemente ti dico che tu sei uno scrittore, è questo il tuo mestiere al di là di ogni ideologia, quindi come tale anche se tu rilasciassi un libro sotto Creative Commons potresti continuare a venderlo (in questo caso intendo anche la tua casa editrice) e naturalmente continueresti a mantenere il diritto intelettuale ed il diritto d’autore. Proprio su quest’ultimo punto si focalizzano le licenze Creative Commons, strumenti che mi permetto di spiegarti brevemente perchè immagino tu non le conosca, altrimenti non riesco a spiegarmi come mai per il tuo sito e per i tuoi lavori non hai già optato per l’utilizzo delle CC.
Le suddette licenze fanno capo alla Creative Commons (CC) che, come riportato su Wikipedia, è un’organizzazione non profit dedicata all’espansione della portata delle opere di creatività offerte alla condivisione e all’utilizzo pubblici. Inoltre è intento della stessa associazione rendere possibile il ricorso creativo a opere di ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti, superando così l’abuso della legge sul copyright.
Secondo le licenze Creative Commons (che sono sei, realizzate mediante la combinazione di quattro attributi) il titolo originario dell’acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell’opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale.
I vari attributi combinabili nelle sei licenze CC sono:
- Attribuzione (by): obbliga che venga sempre indicata la paternità dell’opera;
- Non uso commerciale (nc): in questo modo solo l’autore potrà avere il diritto di utilizzare economicamente l’opera;
- Non opere derivate (nd): questa clausola fa si che non possano essere eseguite delle elaborazioni (e quindi modifiche) dell’opera;
- Condividi allo stesso modo (sa): contrariamente alla precedente consente la creazione di opere derivate, ma obbliga la distribuzione dell’opera con la stessa licenza dell’opera originale.
Quindi ad esempio componendo le prime tre si otterrebbe CC-BY-NC-ND, avendo così evidenziata la paternità dell’opera, non permettendo ad altri di lucrarci sopra e non permettendo ad altri di modificare l’opera in alcun modo.
A ciò vorrei aggiungere una piccola nota, contrariamente a ciò che molti dicono, la SIAE non da il diritto d’autore in automatico, nè lo crea: In Italia è la legge sul diritto d’autore a tutelare gli artisti e non l’ente sopra citato, nè tantomeno la Creative Commons.
Detto ciò, caro Roberto, immagino che molto probabilmente tu nemmeno noterai questa mia missiva, ma spero vivamente che qualcuno a te vicino possa farti venire a conoscenza di quanto ho scritto, magari senza mai avere una tua risposta ma con la speranza di aver suscitato in te un minimo interesse.
Con affetto e stima,
Giuseppe