Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c’è in loro che non mi fido.

Quella del titolo non è poi tanto una frase presa a caso. Mi è sempre piaciuta, da quando ho visto “The Italian Job”, forse perchè alla fine amo Sean Connery e Charlize Theron, forse solo perchè per me è un bel film.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella del titolo è una frase che oggi mi è venuta perchè ogni tanto mi incazzo con il mondo e allora penso. Mi incazzo quando leggo di gente che fotografa gente che muore in fila, quando penso che la gente è crudele ed ho ragione.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella del titolo, la frase, mi viene in mente quando il mio paese viene richiamato dall’ONU e la massima personalità che dovrebbe rappresentarmi difendere un tale che poi cantava canzoni in lingua straniera, ma forse questo il tale non se lo ricorda. Tra l’altro il tale è razzista ed indagato.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella frase, quella del titolo, la penso perchè secondo alcuni l’Italia non è un paese multietnico, quindi non abbiamo da anni, da secoli oserei dire, diversi ceppi culturali ed etnici. No, non è un paese multietnico, non si parlano diverse lingue, non si proviene da diversi posti.
Perchè non abbiamo squadre di calcio con giocatori provenienti da tutto il mondo o gente che muore solo per quel poco di speranza che gli resta.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella frase che da il titolo al post mi viene in mente ora, quando sono convinto che l’Italia non è un paese multietnico, perchè poi in realtà l’Italia non è una e non è unita, e soprattutto l’Italia finisce più o meno al Vesuvio.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella frase li nel titolo c’è perchè su una certa Noemi Letizia non si fa che parlare e quando vuole farla parlare, come se importasse al popolo della sua verginità, del come lei abbia conosciuto Berluscon. Come se invece del fatto che la Borromeo venga censurata, in particolare su questo argomento, non importi a nessuno.

Quella frase che magari con il post non c’entra niente ma ne da il titolo la penso ora, perchè alla fine in alcune persone ci credo, perchè credo in alcuni valori ed in alcune cose in cui anche loro credono. Perchè sicuramente non sarò affine al PD ma in Debora Serracchiani vedo molto di positivo. Perchè per me il Partito Pirata può dire tanto, anche se Sinistra e Libertà non è il mio partito, ed Alessandro Bottoni è la seconda alternativa in cui credo.
Ma non è di questo che volevo parlare.

Quella frase, “Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c’è in loro che non mi fido”, è li perchè a me piace, perchè sicuramente c’è stato quel giorno in cui io ho sbagliato nella mia vita, forse perchè oggi sarei dovuto essere un rugbista oppure sarei voluto essere a Miami Beach.
Si, forse era di questo che volevo parlare. Ma ormai non importa.

Cosa ho capito dal Festival di Sanremo 2009

Che non ho idea di chi sia sto Marco Carta che ha vinto Sanremo.
Che non ho idea che chi vince Amici in automatico vince Sanremo.
Che ora Costanzo tine presenza a Mediaset e la De Filippi in Rai.
Che gli Afterhours potevano evitarsela ora che iniziavano a piacermi.
Che non l’ho visto ma ho solo sentito dire.
Che Francesco Renga fa ormai tutte le canzoni uguali.

Che “il rock n’ roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.”

Io sento il lamento del tempo che passa.

Ogni tanto passa una frase, passa nella mia testa per giorni o settimane, a volte mesi ed anni. Parte spesso dallo stesso posto. Da anni ormai.

“Chiedo venia mi vida non senti il lamento del tempo che passa,
l’arroganza che diventa stile e ti fa sempre ridere.”

Che forse davvero dovrei chiedere venia se non scusa, forse sto passando o sono già passato e non me ne sono accorto, forse rido perchè ridere è facile.

“dopo un’attenta analisi, confronti e riflessioni ho capito che io,
no, non ho capito niente di te,
non ho capito niente di te.”

Come se ci fosse bisogno di un’attenta analisi, di confronti o riflessioni. Alcune cose si capiscono subito. alcune cose le capisco subito.

“Credendo di sapere quello che ci aspetta
(ho voglia di)
vedendo come tutto cambia un’altra volta
chiedendomi se ancora tu mi stai ascoltando
(perdermi)
allora dimmi che sei qui e non stai fuggendo.”

Ma poi in realtà la parte bella non è proprio sapere cosa c’è dopo? Non è sperare in qualcosa di migliore?
Perchè quando qualcosa cambia può cambiare anche in meglio, perchè so che tu, tu che sei li a pensare e leggere, so che almeno tu mi stai leggendo e mi stai ascoltando.

“ma quale noia mi da
farmi incantare dall’eccesso per giustificare e fingere di non vedere i miei difetti,
sai,
io drogo i sensi per assecondare istinti che mi inchiodano e mi legano qui,
sei sempre in fuga da te,
gioia cercarsi e ridere
senza vestirsi di una calma sempre più apparente,
e non mi accorgo che
io sono il mio peggior nemico
un fragile gigante per sociare i raggi del suo ardore”

Quando in fondo basterebbe soltanto essere leggero nel vestito migliore?

“Chiedo venia mi vida
non senti il lamento del tempo che passa.”

Forse la mia vita no, ma io inizio a sentirlo il tempo, inizio a sentire la schiena.
Questi capelli bianchi mi creano scompenso. Davvero lo fanno. A me che pensavo non sarebbe stata una cosa preoccupante.
Forse perchè quando meno te lo aspetti capita l’inaspettato e non sai mai come reagire?

Ho quasi trentanni, troppi capelli bianchi per quelli che mi vedevo addosso fino a qualche settimana fa, ma ho ancora mille perchè che aspettano una risposta. Come se di anni ne avessi dieci.

E ora è meglio tornare a correre, altrimenti ci prendono!

Finità Spaziale della Rete

Non per la prima volta, qualche giorno fa, mi è stata posta la domanda “Perchè lo spazio in rete è finito?”.
La domanda ogni qualvolta mi è stata posta mi ha sempre dato lo spunto per filosofeggiare sulla cosa. In realtà cosa intendiamo per spazio? E soprattutto quale è la sua finitezza? Un spazio è un luogo dove memorizzare informazioni o un punto in cui esprimere il proprio essere? Ma soprattutto l’indicazione di una sua finitezza è legata alla quantità di dati memorizzabili o a quanto il cervello di un uomo può esprimere?

Magari ne riparliamo eh…

una giornata pesante

Vi è mai capitata una giornata pesante?

Ma una di quelle veramente pesanti, una di quelle giornate in cui dovete prendere delle decisioni, una di quelle giornate in cui prendete decisioni, decisioni che non vorreste mai prendere. Eppure siete li e dovete prenderle e le prendete. Le prendete contro ogni voglia, contro ciò che volete, ma le prendete perchè è giusto che sia così.

Le prendete anche se sperate che accada tutto il contrario.

Ieri è stata una di quelle giornate. Oggi è un altro giorno.

Decisioni. Basta prenderle e rispettarle.

Nord vs Sud 2

Quando le cose vanno bene: se sei del Nord è normale, se sei del Sud è perchè in realtà sei del Nord.
Quando le cose vanno male: se sei del Nord è colpa di quelli del Sud, se sei del Sud è perchè sei del Sud.
Quando le cose…: se sei del Nord sei un Politico, se sei del Sud era meglio che fossi stato Mafioso.

NOI IGNORANTI del SUD

Dovrebbe essere come da titolo, visto che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha dichiarato:

Nel Sud alcune scuole abbassano la qualità della scuola italiana. In Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata organizzeremo corsi intensivi per gli insegnanti

Quindi visto che sono nato al Sud, sono cresciuto al Sud, ho studiato al Sud e non ho minimamente nessuna intenzione di andare a lavorare al nord e di andare a vivere al nord, nonostante le innumerevoli possibilità, sarei uno che ha una cultura inferiore giusto?

Si perchè a conti fatti io ho studiato apprendendo da insegnanti che purtroppo non sono sono preparati, purtroppo mia madre che è insegnante ha contribuito ad abbassare il livello di Istruzione in Italia, corretto vero?

Poi del fatto che io sappia che i numeri si estendono ben oltre l’insieme dei complessi non è importante, non è importante che io sappia chi sia Lorenzo Magalotti, non è nemmeno fondamentale il fatto che ho appreso chi fosse e cosa dicesse Sant’Agostino e addirittura è inutile che io sappia i metodi proposti da Leopold von Ranke.

Tutto inutile e di bassa qualità, perchè l’ho imparato in Calabria.

Lo stesso ministro dice:

Chi critica la riduzione dei professori, indichi una strada diversa“.

Se è per il taglio delle spese io una prima idea la avrei in cantiere, perchè non iniziano dal tagliere gli stipendi di coloro che governano (cioè i propri stipendi)?